Una questione di obiettivi
La disputa va avanti oramai da qualche settimana. Parliamo, naturalmente, del confronto "a distanza" tra Juric e Maurizio Setti. Il tecnico gialloblù, in queste settimane ha lanciato diversi messaggi alla società riguardo alla necessità di rinforzi in vista della prossima stagione. Il suo auspicio, naturalmente, è quello di non veder partire ancora una volta i migliori e dover ricominciare tutto daccapo. Secondo l'allenatore, in un ipotetico processo di consolidamento, serve mantenere l'ossatura base e intervenire dove le lacune sono più evidenti. Per una società come quella gialloblù, tuttavia, la stella polare è rappresentata dal mantenimento dell'equilibrio economico finanziario, a sua volta basato anche sull'importante contributo derivante dalle potenziali plusvalenze, in quanto parliamo di una realtà al momento non certo paragonabile, tanto per fare un nome, all'Atalanta o al Sassuolo.
Il tecnico, che è legato all'Hellas da altri due anni di contratto, ha confessato di non volerne farne una questione di soldi ma di motivazioni e di traguardi da raggiungere. Maurizio Setti, dal canto suo, dopo aver ascoltato i vari segnali in rispettoso silenzio, ha ribadito la propria fiducia nell'allenatore rimandando il discorso a fine campionato dove le parti ragioneranno insieme davanti a un tavolo. Indipendentemente dalle sirene di mercato che vogliono Juric un giorno sulla panchina della Fiorentina e un giorno su quella del Napoli, affinché che le strade non si separino la condizione sine qua non è la totale condivisione degli obiettivi, nella piena consapevolezza delle risorse a disposizione. Il nocciolo della questione è tutto qui.