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Hellas, Juric: "La sensazione è che senza il Covid saremmo andati in Europa"
Un pareggio che lascia aperto uno spiraglio, seppur minimo, sulla zona Europa. L'Hellas Verona strappa un punto nel finale all'Inter, condannando i nerazzurri alla seconda partita consecutiva senza vittorie. Al termine del match, Ivan Juric, tecnico degli scaligeri, ha parlato in conferenza stampa. Di seguito le sue dichiarazioni:
Avete ripreso la partita nel momento più difficile.
"Noi ci credevamo, altrimenti non avremmo pareggiato. Nella prima mezz'ora abbiamo avuto diverse palle gol, poi l'Inter è forte, e ha recuperato anche per errori nostri. I ragazzi ci credevano, non c'erano molti spazi e noi non eravamo fluidi. Ma Rrahmani ha fatto una cosa bellissima, il pareggio era il minimo che potessimo ottenere".
Quando non fai il raddoppio rischi.
"È una partita diversa da Brescia, nel secondo tempo i ragazzi non mi erano piaciuti. Stasera invece hanno fatto molto bene per novantacinque minuti".
Siete rimasti concentrati.
"Stasera volevo rischiare, volevamo andare a prenderli alti. Avevo anche paura di prendere gol, ma i ragazzi sono stati fantastici. Noi abbiamo molti problemi: ieri si sono fatti male Zaccagni e Pazzini, che doveva giocare. È un periodo difficile da gestire per una squadra piccola, ma oggi questi ragazzi mi hanno dimostrato grande volontà e mentalità. Per me, come allenatore, è la partita più bella dell'anno".
È un azzardo dire che avreste meritato di vincere?
"Se il primo tempo fosse finito tre a zero non ci sarebbe stato nulla da dire. Poi l'Inter ha creato, non era semplice recuperare. A me il punto va benissimo".
Alcuni hanno giocato quasi a uomo sui giocatori dell'Inter.
"L'Inter è migliorata molto nel palleggio ultimamente. L'unico modo di non subire era andarli a prendere, pur rischiando. Volevamo fare così, appena potevamo ci alzavamo subito, tre contro tre. Oggi per la prima volta ho fatto anche la difesa a quattro, è andata bene".
Con Conte c'è stato qualche battibecco.
"Io la partita la vivo così, poi finisce e torno ad essere una brava persona (ride, ndr)".
Vi siete chiariti?
"No. A me passa a subito, non so quanto ci voglia per lui".
L'Europa è ancora lì: ci credete?
"Non ci penso proprio. Anche oggi mi chiedevo se Veloso potesse farcela a reggere, non aveva fatto nemmeno la preparazione. Abbiamo tanti infortunati, giochiamo ogni tre giorni, e io non so chi mettere se succede qualcosa. Non ci fosse stato il Covid saremmo andati in Europa, quella era la sensazione. C'è stata la vittoria con la Juve, poi lo stop. Ma noi stavamo davvero bene, avevamo alternative, andavamo forte. Adesso vivi alla giornata: se ti dicono che Veloso manca è finita, non c'è il sostituto".
Stasera un bel duello tra Kumbulla e Lukaku.
"Lui e Gunter hanno fatto una partita strepitosa. Ho detto loro di arrangiarsi con Lukaku e Sanchez, non era facile. Hanno retto alla grande".
Avete ripreso la partita nel momento più difficile.
"Noi ci credevamo, altrimenti non avremmo pareggiato. Nella prima mezz'ora abbiamo avuto diverse palle gol, poi l'Inter è forte, e ha recuperato anche per errori nostri. I ragazzi ci credevano, non c'erano molti spazi e noi non eravamo fluidi. Ma Rrahmani ha fatto una cosa bellissima, il pareggio era il minimo che potessimo ottenere".
Quando non fai il raddoppio rischi.
"È una partita diversa da Brescia, nel secondo tempo i ragazzi non mi erano piaciuti. Stasera invece hanno fatto molto bene per novantacinque minuti".
Siete rimasti concentrati.
"Stasera volevo rischiare, volevamo andare a prenderli alti. Avevo anche paura di prendere gol, ma i ragazzi sono stati fantastici. Noi abbiamo molti problemi: ieri si sono fatti male Zaccagni e Pazzini, che doveva giocare. È un periodo difficile da gestire per una squadra piccola, ma oggi questi ragazzi mi hanno dimostrato grande volontà e mentalità. Per me, come allenatore, è la partita più bella dell'anno".
È un azzardo dire che avreste meritato di vincere?
"Se il primo tempo fosse finito tre a zero non ci sarebbe stato nulla da dire. Poi l'Inter ha creato, non era semplice recuperare. A me il punto va benissimo".
Alcuni hanno giocato quasi a uomo sui giocatori dell'Inter.
"L'Inter è migliorata molto nel palleggio ultimamente. L'unico modo di non subire era andarli a prendere, pur rischiando. Volevamo fare così, appena potevamo ci alzavamo subito, tre contro tre. Oggi per la prima volta ho fatto anche la difesa a quattro, è andata bene".
Con Conte c'è stato qualche battibecco.
"Io la partita la vivo così, poi finisce e torno ad essere una brava persona (ride, ndr)".
Vi siete chiariti?
"No. A me passa a subito, non so quanto ci voglia per lui".
L'Europa è ancora lì: ci credete?
"Non ci penso proprio. Anche oggi mi chiedevo se Veloso potesse farcela a reggere, non aveva fatto nemmeno la preparazione. Abbiamo tanti infortunati, giochiamo ogni tre giorni, e io non so chi mettere se succede qualcosa. Non ci fosse stato il Covid saremmo andati in Europa, quella era la sensazione. C'è stata la vittoria con la Juve, poi lo stop. Ma noi stavamo davvero bene, avevamo alternative, andavamo forte. Adesso vivi alla giornata: se ti dicono che Veloso manca è finita, non c'è il sostituto".
Stasera un bel duello tra Kumbulla e Lukaku.
"Lui e Gunter hanno fatto una partita strepitosa. Ho detto loro di arrangiarsi con Lukaku e Sanchez, non era facile. Hanno retto alla grande".
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