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...con Cesare Prandelli
“Milan, momento di grande convinzione. Bravo Pioli. Cinque per lo Scudetto. Juve cantiere. Marchionni, in bocca al lupo. Fiorentina, fiducia a Iachini: va assolutamente confermato. E io...”
“Il derby di Milano ha detto che il Milan è in un momento di grande convinzione, Ibra e Lukaku sono due riferimenti straordinari ma il primo è riuscito sia a far giocare che a realizzare. Il Milan è in un momento di sicurezza”. Così a TuttoMercatoWeb l’ex allenatore di - tra le altre - Fiorentina e Genoa, Cesare Prandelli.
In questo Milan c’è la mano di Pioli.
“Nel calcio ci sono tante chiacchiere. Stefano è un professionista serio, capace, che si adatta alle situazioni e riesce a valorizzare i giocatori che ha a disposizione”.
In rossonero con Pioli brilla Leao.
“Il ruolo è quello: un esterno che non vada troppo in mezzo. All’occorrenza può fare la punta centrale gli ultimi venti minuti, si è convinto”.
E l’Inter come l’ha vista?
“Ha fatto la sua partita. Con le sue idee e il suo modo di stare in campo. Però forse ha perso un po’ di sicurezza dietro. L’anno scorso era più compatta e più equilibrata. Quest’anno con gli esterni che spingono i centrali sono soggetti alle ripartenze avversarie. Al di là del risultato è stata una grande partita”.
Scudetto: su chi punta?
“Juve, Inter, Napoli, Atalanta e occhio al Milan. La Juve è un cantiere, lo ha detto anche Pirlo che ha delle idee ma a metterle in pratica ci vuole del tempo, applicazione, costanza. E la capacità dei giocatori di assimilare le idee”.
Gattuso ha rivitalizzato il Napoli.
“Se ti danno un’etichetta devono passare degli anni. Gattuso è capace e umile, sa valutare e capire, spesso dà meriti ai suoi calciatori e non è un fanatico. Il tempo è galantuomo. Per lui come per Pioli”.
Nuovi Prandelli crescono. Marchionni l’ha definita il modello da seguire.
“Non sono il modello di nessuno, Marco è sempre stato un giocatore intelligente. Un grande direttore sportivo, Beppe Pavone, un giorno mi ha detto: ‘guarda gli esterni, se hanno i tempi possono giocare anche a centrocampo’. E così è stato. Marchionni a Parma ad esempio ha giocato davanti la difesa. Conosce il calcio e ha grande entusiasmo, a Foggia farà bene. Lo chiamerò”.
La Fiorentina arranca. E in tanti criticano Iachini.
“Il mercato è stato aperto fino a due settimane fa, sono arrivati giocatori nuovi. Ora bisogna dargli tempi per valorizzarli. Magari vai a penalizzare qualcuno perché tutti non possono giocare, ma le critiche sono ingenerose. Quando ci sono queste situazioni la società deve prendere posizione per difendere la scelta fatta. Beppe va assolutamente confermato”.
I colpi del mercato passato?
“Hakimi in fase offensiva è devastante. Migliorerà la fase difensiva. Osimhen è un’arma in più, il Napoli sa palleggiare e ha un sistema collaudato”.
E lei, ha avuto contatti per rientrare?
“All’estero si. Ma con la situazione del Covid è impensabile andare all’estero. Sono attento alle evoluzioni del calcio italiano e mi aggiorno”.
In questo Milan c’è la mano di Pioli.
“Nel calcio ci sono tante chiacchiere. Stefano è un professionista serio, capace, che si adatta alle situazioni e riesce a valorizzare i giocatori che ha a disposizione”.
In rossonero con Pioli brilla Leao.
“Il ruolo è quello: un esterno che non vada troppo in mezzo. All’occorrenza può fare la punta centrale gli ultimi venti minuti, si è convinto”.
E l’Inter come l’ha vista?
“Ha fatto la sua partita. Con le sue idee e il suo modo di stare in campo. Però forse ha perso un po’ di sicurezza dietro. L’anno scorso era più compatta e più equilibrata. Quest’anno con gli esterni che spingono i centrali sono soggetti alle ripartenze avversarie. Al di là del risultato è stata una grande partita”.
Scudetto: su chi punta?
“Juve, Inter, Napoli, Atalanta e occhio al Milan. La Juve è un cantiere, lo ha detto anche Pirlo che ha delle idee ma a metterle in pratica ci vuole del tempo, applicazione, costanza. E la capacità dei giocatori di assimilare le idee”.
Gattuso ha rivitalizzato il Napoli.
“Se ti danno un’etichetta devono passare degli anni. Gattuso è capace e umile, sa valutare e capire, spesso dà meriti ai suoi calciatori e non è un fanatico. Il tempo è galantuomo. Per lui come per Pioli”.
Nuovi Prandelli crescono. Marchionni l’ha definita il modello da seguire.
“Non sono il modello di nessuno, Marco è sempre stato un giocatore intelligente. Un grande direttore sportivo, Beppe Pavone, un giorno mi ha detto: ‘guarda gli esterni, se hanno i tempi possono giocare anche a centrocampo’. E così è stato. Marchionni a Parma ad esempio ha giocato davanti la difesa. Conosce il calcio e ha grande entusiasmo, a Foggia farà bene. Lo chiamerò”.
La Fiorentina arranca. E in tanti criticano Iachini.
“Il mercato è stato aperto fino a due settimane fa, sono arrivati giocatori nuovi. Ora bisogna dargli tempi per valorizzarli. Magari vai a penalizzare qualcuno perché tutti non possono giocare, ma le critiche sono ingenerose. Quando ci sono queste situazioni la società deve prendere posizione per difendere la scelta fatta. Beppe va assolutamente confermato”.
I colpi del mercato passato?
“Hakimi in fase offensiva è devastante. Migliorerà la fase difensiva. Osimhen è un’arma in più, il Napoli sa palleggiare e ha un sistema collaudato”.
E lei, ha avuto contatti per rientrare?
“All’estero si. Ma con la situazione del Covid è impensabile andare all’estero. Sono attento alle evoluzioni del calcio italiano e mi aggiorno”.
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