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Da Ilic a Frabotta, si compone il mosaico Hellas. Prossimo step: un Berardi per DiFra
Il mosaico si sta componendo. Tassello dopo tassello. È arrivato Frabotta, che ha riempito la casella lasciata vacante da Dimarco. Acquisto logico e alternativa di spessore a Darko Lazovic. La cessione "pesante" è già spuntata: Matteo Lovato è nerazzurro, un sacrificio che porterà nelle casse 8 milioni sicuri, più altri 3 di bonus. E proprio da Bergamo potrebbe arrivare il suo sostituto, perché Sutalo è più di un'idea dalle parti di via Olanda. Buona parte del lavoro, diciamo il 70%, è già stata portata a compimento.
Il restante 30% sarà coperto in parte dall'arrivo di Ivan Ilic. Che è imminente: definito nei dettagli l'accordo con il City, rimangono soltanto da espletare gli ultimi passaggi formali prima dell'ufficialità. E anche il centrocampo, che ha già accolto Hongla, può dirsi puntellato. Rimane l'attacco, che andrà spuntato - uscito Stepinski, ora rimane da piazzare Di Carmine -, prima di essere eventualmente rifornito.
I capisaldi sono Barak e Zaccagni: per il primo non ci sono - almeno per il momento - avvisaglie di un addio, mentre il secondo potrebbe addirittura rinnovare dopo aver accarezzato a lungo la destinazione Napoli. Scherzi del mercato. L'intenzione è non fermarsi a quello che già c'è: D'Amico vorrebbe regalare a Di Francesco un profilo alla Berardi, in grado di partire dall'esterno per accentrarsi e infilzare gli avversari con il piede "forte". Casting in corso, nessuna stretta finale. Nelle scorse settimane si era fatto il nome di Di Francesco junior, ma per il momento la pista sembra essersi raffreddata. E poi la punta? Molto dipende, come detto, dalle uscite. Lasagna è ai box, ma non ne avrà per molto. Kalinic non convince appieno, ma trovare di meglio sul mercato - soprattutto a prezzi accessibili - è impresa ardua. E dunque bisogna attendere l'evoluzione degli eventi. Il mercato, del resto, riserva sempre grandi sorprese.
Il restante 30% sarà coperto in parte dall'arrivo di Ivan Ilic. Che è imminente: definito nei dettagli l'accordo con il City, rimangono soltanto da espletare gli ultimi passaggi formali prima dell'ufficialità. E anche il centrocampo, che ha già accolto Hongla, può dirsi puntellato. Rimane l'attacco, che andrà spuntato - uscito Stepinski, ora rimane da piazzare Di Carmine -, prima di essere eventualmente rifornito.
I capisaldi sono Barak e Zaccagni: per il primo non ci sono - almeno per il momento - avvisaglie di un addio, mentre il secondo potrebbe addirittura rinnovare dopo aver accarezzato a lungo la destinazione Napoli. Scherzi del mercato. L'intenzione è non fermarsi a quello che già c'è: D'Amico vorrebbe regalare a Di Francesco un profilo alla Berardi, in grado di partire dall'esterno per accentrarsi e infilzare gli avversari con il piede "forte". Casting in corso, nessuna stretta finale. Nelle scorse settimane si era fatto il nome di Di Francesco junior, ma per il momento la pista sembra essersi raffreddata. E poi la punta? Molto dipende, come detto, dalle uscite. Lasagna è ai box, ma non ne avrà per molto. Kalinic non convince appieno, ma trovare di meglio sul mercato - soprattutto a prezzi accessibili - è impresa ardua. E dunque bisogna attendere l'evoluzione degli eventi. Il mercato, del resto, riserva sempre grandi sorprese.
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