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L'Atalanta perde anche contro l'Empoli, è fuori dall'Europa: decide Stulac a dieci dalla fine
Dopo sei anni l'Atalanta non giocherà in una coppa europea il prossimo anno. Lo fa salutando il proprio pubblico nel peggiore dei modi, perdendo contro l'Empoli per 0-1 e con tantissimi tiri in porta, due traverse ma anche molti tentativi bloccati. Una vittoria non avrebbe cambiato nulla per quanto riguarda la classifica. È comunque lo specchio fedele di una stagione in cui l'Atalanta pensava di potere arrivare al colpo grosso, ma poi è uscita da tutto.
La sfida con l'Empoli ha sottolineato i soliti problemi in zona gol, qualcosa di continuo nel corso della seconda parte di campionato. Ed è successo pure contro una squadra propositiva, che solitamente prova a fare dell'attacco la sua prerogativa migliore. Non è un caso che l'Empoli sia la penultima difesa con 70 gol subiti, davanti solo alla Salernitana. E ha probabilmente il miglior portiere della Serie A per rendimento, visto che anche questa sera Vicario ha messo le mani più volte sui tentativi di Zapata e compagni. Un paio di grandi parate, sì, ma più tranquillità del dovuto, visto che i toscani erano già salvi e tranquilli. Tanti, troppi i passaggi al limite dell'area, senza un vero e proprio terminale dell'azione: Boga al limite ha cercato troppo il dribbling, pur prendendo una traversa e sfiorando il gol in almeno un'altra occasione, Zapata provava a girarsi in un fazzoletto, con l'avversario sempre dietro.
Davanti l'Empoli ha fatto il minimo indispensabile, con un paio di circostanze favorevoli: Henderson da buona posizione è stato fermato da Musso, mentre l'argentino ha sbagliato un'uscita nel secondo tempo che gridava vendetta. Certo è che il risultato proveniente dall'altro campo, Firenze, non ha aiutato: la sconfitta della Juventus non dava valore alla partita dell'Atalanta.
Così a dieci minuti dalla fine arriva addirittura la doccia fredda, con un tiro dalla lunga distanza di Stulac che sorprende Musso, pietrificato. Entra in campo Ilicic a otto dalla fine salutato da un applauso e un'ovazione: lo sloveno non ha intenzione di ritirarsi, almeno per ora, ma è un bel segnale il suo rientro in campo. Non altrettanto l'altra traversa di Duvan Zapata, degna conclusione di un'annata storta che era iniziata sotto i migliori auspici.
La sfida con l'Empoli ha sottolineato i soliti problemi in zona gol, qualcosa di continuo nel corso della seconda parte di campionato. Ed è successo pure contro una squadra propositiva, che solitamente prova a fare dell'attacco la sua prerogativa migliore. Non è un caso che l'Empoli sia la penultima difesa con 70 gol subiti, davanti solo alla Salernitana. E ha probabilmente il miglior portiere della Serie A per rendimento, visto che anche questa sera Vicario ha messo le mani più volte sui tentativi di Zapata e compagni. Un paio di grandi parate, sì, ma più tranquillità del dovuto, visto che i toscani erano già salvi e tranquilli. Tanti, troppi i passaggi al limite dell'area, senza un vero e proprio terminale dell'azione: Boga al limite ha cercato troppo il dribbling, pur prendendo una traversa e sfiorando il gol in almeno un'altra occasione, Zapata provava a girarsi in un fazzoletto, con l'avversario sempre dietro.
Davanti l'Empoli ha fatto il minimo indispensabile, con un paio di circostanze favorevoli: Henderson da buona posizione è stato fermato da Musso, mentre l'argentino ha sbagliato un'uscita nel secondo tempo che gridava vendetta. Certo è che il risultato proveniente dall'altro campo, Firenze, non ha aiutato: la sconfitta della Juventus non dava valore alla partita dell'Atalanta.
Così a dieci minuti dalla fine arriva addirittura la doccia fredda, con un tiro dalla lunga distanza di Stulac che sorprende Musso, pietrificato. Entra in campo Ilicic a otto dalla fine salutato da un applauso e un'ovazione: lo sloveno non ha intenzione di ritirarsi, almeno per ora, ma è un bel segnale il suo rientro in campo. Non altrettanto l'altra traversa di Duvan Zapata, degna conclusione di un'annata storta che era iniziata sotto i migliori auspici.
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