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Il Verona risorge: 3-1 all'Atalanta. Zanetti: "Premio per la squadra". Palladino: "Colpa mia"
Come la Fenice che risorge dalle ceneri, il Verona tira fuori una prestazione perfetta tramortendo un'Atalanta apparsa tramortita dalla furia degli scaligeri. La squadra di Zanetti si impone 3-1 e trova il primo successo stagionale: una ventata d'aria fresca firmata dalle reti di Belghali, Giovane e Bernede.
Montipò salva su Hien
primi venti minuti scorrono con sostanziale equilibrio, con l'Atalanta che sfrutta la capacità aerea di Hien, due volte pericoloso: sul primo tentativo salva Belghali quasi sulla linea, sul secondo si esalta Montipò. Il Verona porta due tiri nello specchio: il primo è un colpo di testa debole di Al-Musrati, il secondo un sinistro senza troppe pretese di Giovane, centrale.
Belghali-Giovane, il Verona ne fa 2 in 8 minuti
Dea vicina al vantaggio al 26': Lookman trova De Ketelaere al limite, sinistro deviato a fil di palo da Nelsson. Al 28' l'asse Mosquera-Belghali funziona ancora, come visto a Genova: l'algerino, servito di tacco dall'attaccante salta Djimsiti e scarica un sinistro imparabile sotto alla traversa. I gialloblu sembrano essersi scrollati l'ansia di dosso: al 36' arriva addirittura il raddoppio. Rimessa lunga di Frese, Krstovic rinvia male di testa, Giovane scarica un bolide (deviato da Hien) che supera Carnesecchi.
Clamoroso a Verona: Bernede firma il tris
Palladino cambia al 46': dentro Kolasinac e Scamacca per Kossounou e Krstovic. Al 50' Montipò è reattivo e salva ancora sulla deviazione fortuita di Niasse. Ancora Verona al 53': Giovane trova Mosquera, destro di poco fuori dal cuore dell'area. È il Verona a creare ancora: Giovane sfonda, Frese cerca il colpo di fino, palla fuori. Palladino inserisce Zalewski e Pasalic per Zappacosta ed Ederson. La squadra di Zanetti è paziente e letale in ripartenza: Belghali verticalizza per Giovane, che resiste alla tentazione del tiro e serve Bernede, destro all'angolino per il 3-0. Un superlativo Mosquera ne ha ancora: tunnel a Hien e tiro debole.
Scamacca la riapre su rigore
Scamacca colpisce la traversa al 78': sul suo tiro c'è un tocco di mano di Bella-Kotchap rilevato dal VAR. Lunga revisione, Mariani assegna il penalty siglato dallo stesso centravanti italiano. Sale la nebbia, ma il Verona non si disperde un attimo e continua a pungere con capovolgimenti di fronte rapidissimi. Il finale è teso, ma il Verona resiste e porta a casa la prima vittoria stagionale.
Verona, Zanetti: "Non è la prima partita che facciamo così"
Il tecnico del Verona finalmente esulta: "Di partite belle così ne abbiamo fatte anche altre, non è la prima partita importante che facciamo, ma oggi siamo stati concreti. Quello che serviva per venire fuori da un momento di grandissimo momento di difficoltà, non solo di squadra, ma anche personale. Il primo pensiero va ai tifosi, che ci hanno spinto dal primo minuto. Oggi ce li siamo 'tirati dietro', si sono esaltati, so quanto i giocatori hanno lavorato e quanto mi hanno voluto bene questa settimana. Questo è il giusto premio per loro. Detto questo, è solo una vittoria, una grande vittoria, che fa capire che con la testa giusta e la giusta energia le cose le possiamo fare. I giocatori dovevano lavorare a testa bassa e giocare contro una squadra in uno stato di forma incredibile".
Atalanta, Palladino: "Colpa mia, ma il rigore c'era"
Così il tecnico dell'Atalanta, Raffaele Palladino, in conefrenza: "Non mi è piaciuto l'approccio, il primo tempo. Nel secondo abbiamo aggiustato qualcosa, ma il Verona ci ha fatto giocare anche sporco. Abbiamo giocato poco, con tante interruzioni. Mi aspettavo uno spirito diverso anche nel secondo tempo. Sull'errore: penso che il VAR sia lì per aiutare e semplificare. Per me è evidente il tocco di mano: potevamo andare sul 2-1, invece 3-0. Un arbitro internazionale, il tocco è evidente. Nel terzo replay si vede benissimo che la tocca, a prescindere che cambi o meno la direzione, come mi hanno detto".
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