Dejan Savicevic, il Genio che ha tinto Atene di rossonero
Anche se oggi si chiama Podgorica ed è la capitale del Montenegro. Cresce nel Budućnost, a 22 anni approda alla Stella Rossa di Belgrado, in quella che con ottime probabilità è la squadra più forte nella storia del calcio jugoslavo. Basata su due numeri dieci: Dejan Savićević e Dragan Piksi Stojković. L'alfa e l'omega del calcio balcanico: mancino il primo, destro il secondo, anarchici e imprevedibili entrambi, ma in modo del tutto diverso e complementare. Il primo ad andarsene dalla Jugoslavia è Stojković, che poi sarà anche meteora della Serie A col Verona: nel 1990-1991 lo chiama l'Olympique Marsiglia di Bernard Tapie. Non tutto va per il verso giusto, gli infortuni impediscono al talento serbo di sbocciare, ma la squadra francese arriva in finale di Coppa dei Campioni, in programma a Bari, nel San Nicola costruito per Italia '90. Una finale che Stojković vedrà quasi interamente da spettatore. E perderà. Di fronte, ironia del destino, c'è proprio la Stella Rossa. È la prima notte di gloria del Genio Savićević, che arriverà secondo nella classifica del Pallone d'Oro e a fine anno vincerà anche la Coppa Intercontinentale. Nel 1992, arriva la chiamata del Milan: Savićević lascia la Stella Rossa con un bottino di tre campionati nazionali, oltre alle coppe già menzionate. In rossonero, Savićević va a sprazzi: incanta e irrita. Qualcuno lo considera un fenomeno, qualcun altro poco più di un funambolo senza concretezza. La notte di Atene è l'apoteosi del suo rapporto col Milan e basterebbe a togliere ogni dubbio. Aggiungetevi tre Scudetti, una Supercoppa europea e una italiana, i conti dovrebbero essere semplici. Dopo sei stagioni al Milan, nel 1998 Savićević lascia l'Italia con un bottino di 144 presenze e 34 gol. Torna per un breve periodo alla Stella Rossa, per poi chiudere la carriera al Rapid Vienna. Tenta senza grosse fortune la carriera da ct della Jugoslavia, mentre oggi è presidente della Federcalcio montenegrina. E compie 53 anni. In carriera Savicevic ha vinto, complessivamente, 3 campionati jugoslavi, una Coppa di Jugoslavia, 3 campionati italiani, 3 Supercoppe italiane, 2 Coppe dei Campioni, una Intercontinentale e una Supercoppa UEFA.
Sono nati oggi anche Johan Neeskens, Fausto Pari, Marcio Santos, Florian Myrtaj, Eidur Gudjohnsen, Aly Cissokho e Darko Lazovic.