Voglia, gioco, e tanta classe. Com'è andata la prima da titolare di Dybala
Già dalle prime battute di gara era sembrato abbastanza chiaro. Paulo Dybala aveva una voglia matta, quasi sconfinante in smania, di giocare ed essere protagonista con la maglia della Juventus. E il primo squillo della Joya è arrivato al 16esimo della sfida odierna contro l'Hellas Verona. Ricezione a centrocampo, movimento per mandare fuori tempo Kumbulla, fallo subito e giallo all'avversario (che poi sarà espulso nel finale per doppia ammonizione). Un guizzo da vero Dybala, da uno che con i piedi fa più o meno quello che vuole.
Dopo i 14' contro il Napoli e i 10 contro l'Atletico, l'argentino ha finalmente avuto la sua chance dal primo minuto nell'undici di Maurizio Sarri. Le voci di mercato sono oramai alle spalle e in queste settimane la Joya ha lavorato solo e soltanto con l'obiettivo in testa di convincere il nuovo allenatore.
E la prima è stata decisamente incoraggiante. Dybala infatti, nell'ora di gioco abbondante in cui è stato in campo, si è messo a disposizione dei compagni ed è stato spesso e volentieri al centro del gioco, scendendo regolarmente a centrocampo per trovare palloni giocabili. Poi, nella ripresa, se possibile ha cercato ancora più protagonismo avvicinandosi a Cristiano Ronaldo e dialogando nello stretto col portoghese, deliziando a tratti i palati dei tifosi bianconeri. Come al 59esimo, quando ha eseguito un tunnel al povero Veloso con la suola del suo piede sinistro.
Certo il gol non è arrivato e l'assist neanche. Ma anche senza contributi statistici la prima prestazione stagionale da titolare di Dybala ha detto tanto. E regalato nuove ed ulteriori certezze a Maurizio Sarri in vista del futuro.