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Prandelli: “Calcio schizofrenico. Con Preziosi patto di lealtà”
“L’Atalanta deve godersi la Champions ed essere orgogliosa di quanto fatto. E poi non è ancora fuori, può giocarsela nelle prossime tre partite”. Così a TuttoMercatoWeb Cesare Prandelli commenta il cammino, non particolarmente esaltante, dell’Atalanta in Champions League.
Prima il Milan e la Samp, poi il Genoa. In Serie A è già cambiato qualche allenatore.
“Niente di nuovo. Quando si inizia una stagione in estate vanno tutti bene. Poi diventano tutti più insicuri. Bisognerebbe dare fiducia a chi in estate si è voluto a tutti i costi. E invece dopo tre mesi la situazione è sempre la stessa. È un calcio schizofrenico”
La prima di Pioli al Milan non è andata bene.
“Dipende dalle aspettative. Se si aspettano grandi cose, sarà un anno di grandi difficoltà. Mi sembra che ci siano troppe pressioni. E poi quella maglia pesa, è blasonata”.
Il Genoa riparte da Thiago Motta.
“Faccio un grande in bocca al lupo a Thiago. È stato un grande calciatore, ha una facilità nella lettura del gioco. Gli auguro tutto il bene possibile, è un grande ex e parte col piede giusto. Ci metterà del suo, con idee nuove e l’esuberanza che contraddistingue i giovani allenatori”.
Visto il cambio dopo otto partite, magari Preziosi si sarà pentito di non averla confermata in estate?
“Con Preziosi ho fatto un patto di grande lealtà. Gli ho detto che non lo avrei mai tradito. Poi ci sta di avere idee diverse, ci siamo lasciati senza polemica. Nessuno ha sbattuto la porta. E bisognerebbe fare così, sempre. Gli auguro di trovare la serenità che deve contraddistinguere la stagione del Genoa. Poi di presidenti facili non ce ne sono. Le cose funzionano quando lo staff tecnico entra in simbiosi con la società. Se tutti pensano al proprio orticello invece diventa tutto più difficile”.
Thiago Motta ha già conosciuto Preziosi da calciatore. È un vantaggio?
“Un conto è conoscerlo da calciatore e un altro da allenatore. Ma parte avvantaggiato, perché conosce l’ambiente ha tutto per fare bene. È un grande ex. Poi sarà soggetto, come tutti gli allenatori, ai risultati”.
Anche la Samp non se la passa bene...
“Hanno rincorso Di Francesco, lo hanno voluto. Poi alle prime difficoltà la cosa più facile è cambiare l’allenatore. Ranieri è una persona di grandissima esperienza, trametterà serenità e riuscirà a dare equilibrio”.
In mezzo ai vari cambi, ha avuto la possibilità di rientrare?
“In Italia no”.
Aspetta la Serie A?
“Mi sto documento, sto studiando. Non sono ansioso di propormi. Non è mai stato il mio modo di fare”.
Prima il Milan e la Samp, poi il Genoa. In Serie A è già cambiato qualche allenatore.
“Niente di nuovo. Quando si inizia una stagione in estate vanno tutti bene. Poi diventano tutti più insicuri. Bisognerebbe dare fiducia a chi in estate si è voluto a tutti i costi. E invece dopo tre mesi la situazione è sempre la stessa. È un calcio schizofrenico”
La prima di Pioli al Milan non è andata bene.
“Dipende dalle aspettative. Se si aspettano grandi cose, sarà un anno di grandi difficoltà. Mi sembra che ci siano troppe pressioni. E poi quella maglia pesa, è blasonata”.
Il Genoa riparte da Thiago Motta.
“Faccio un grande in bocca al lupo a Thiago. È stato un grande calciatore, ha una facilità nella lettura del gioco. Gli auguro tutto il bene possibile, è un grande ex e parte col piede giusto. Ci metterà del suo, con idee nuove e l’esuberanza che contraddistingue i giovani allenatori”.
Visto il cambio dopo otto partite, magari Preziosi si sarà pentito di non averla confermata in estate?
“Con Preziosi ho fatto un patto di grande lealtà. Gli ho detto che non lo avrei mai tradito. Poi ci sta di avere idee diverse, ci siamo lasciati senza polemica. Nessuno ha sbattuto la porta. E bisognerebbe fare così, sempre. Gli auguro di trovare la serenità che deve contraddistinguere la stagione del Genoa. Poi di presidenti facili non ce ne sono. Le cose funzionano quando lo staff tecnico entra in simbiosi con la società. Se tutti pensano al proprio orticello invece diventa tutto più difficile”.
Thiago Motta ha già conosciuto Preziosi da calciatore. È un vantaggio?
“Un conto è conoscerlo da calciatore e un altro da allenatore. Ma parte avvantaggiato, perché conosce l’ambiente ha tutto per fare bene. È un grande ex. Poi sarà soggetto, come tutti gli allenatori, ai risultati”.
Anche la Samp non se la passa bene...
“Hanno rincorso Di Francesco, lo hanno voluto. Poi alle prime difficoltà la cosa più facile è cambiare l’allenatore. Ranieri è una persona di grandissima esperienza, trametterà serenità e riuscirà a dare equilibrio”.
In mezzo ai vari cambi, ha avuto la possibilità di rientrare?
“In Italia no”.
Aspetta la Serie A?
“Mi sto documento, sto studiando. Non sono ansioso di propormi. Non è mai stato il mio modo di fare”.
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