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FOCUS TMW - Hellas, in B con il paracadute. In A è sostanziale pareggio
Ci sono due modi per guardare il bilancio dell'Hellas Verona. Il primo è quello in Serie A, con una gestione oculata datata al 30 giugno del 2018. La seconda è passando in B, con il paracadute e conseguente erosione del monte ingaggi. L'ultimo in possesso parla chiaro: l'Hellas ha sì il segno meno, ma per una cifra risibile per una società di pallone come 700 mila euro.
I DIRITTI TELEVISIVI - I milioni del paracadute del 2018-19 aiuterà certamente a diminuire le perdite dell'erosione delle televisioni che, per essere in B, passano dai 28,8 milioni a poco più di 2. Si vede chiaramente anche con l'anno precedente come la retrocessione è meno grave se c'è una conseguente promozione in A.
I COSTI - Quelli per i tesserati, fra A e B, ha una variazione importante. Probabilmente dai 25 milioni del 2018 c'è stata una discesa del 30%, almeno, per rendere sostenibile il bilancio totale. L'oscillazione di fatto comporta che gli stipendi non si discostino più di tanto dai diritti televisivi (con scarto in positivo per quest'ultimi), per poi usare la gestione operativa per gli altri costi. Insomma, la spesa per il club è per i 40 milioni.
SOSTANZIALE PARI - Se l'Hellas Verona dovesse continuare nella sua altalena fra A e B, non ci sarà bisogno di ridimensionamento, di vendita di club o di inserire grossi capitali. Il prossimo passo è quello di consolidarsi e riuscire a trovare qualche plusvalenza per avere un minimo salto di qualità. Altrimenti il destino è quello di galleggiare a vista.
I DIRITTI TELEVISIVI - I milioni del paracadute del 2018-19 aiuterà certamente a diminuire le perdite dell'erosione delle televisioni che, per essere in B, passano dai 28,8 milioni a poco più di 2. Si vede chiaramente anche con l'anno precedente come la retrocessione è meno grave se c'è una conseguente promozione in A.
I COSTI - Quelli per i tesserati, fra A e B, ha una variazione importante. Probabilmente dai 25 milioni del 2018 c'è stata una discesa del 30%, almeno, per rendere sostenibile il bilancio totale. L'oscillazione di fatto comporta che gli stipendi non si discostino più di tanto dai diritti televisivi (con scarto in positivo per quest'ultimi), per poi usare la gestione operativa per gli altri costi. Insomma, la spesa per il club è per i 40 milioni.
SOSTANZIALE PARI - Se l'Hellas Verona dovesse continuare nella sua altalena fra A e B, non ci sarà bisogno di ridimensionamento, di vendita di club o di inserire grossi capitali. Il prossimo passo è quello di consolidarsi e riuscire a trovare qualche plusvalenza per avere un minimo salto di qualità. Altrimenti il destino è quello di galleggiare a vista.
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