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...con Diego LopezTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 17 gennaio 2020, 00:00A tu per tu
di Alessio Alaimo

...con Diego Lopez

“Ho vinto al Penarol,ora pronto per tornare in Italia.Da Brian Rodriguez a Lores,i talenti della mia squadra.Io e il Genoa, ecco la verità. Cellino, ho dovuto dire no: ora ci penserei. Il Cagliari...”
“Ho allenato una grande squadra che ha lottato per vincere, dove il pareggio già non andava bene. Cambi il modo di pensare, di vivere la settimana. È stata una bella esperienza, molto positiva”. Così a TuttoMercatoWeb Diego Lopez racconta la sua avventura da allenatore del Penarol.

Perché è andato via?
“Abbiamo finito il contratto. Ho avuto la possibilità di rinnovare, ma non l’ho presa in considerazione perché non vedevo le idee chiare. Meglio fare un anno e mezzo nel mio paese a livelli intensi e magari tornare in Europa, venivo dal calcio italiano e dovevo vincere per forza. Non è stata una scelta facile, sapevo che dovevo solo vincere. Altrimenti sarebbe stato difficile tornare in Italia”.

È stato sostituito da Forlan.
“Ha esperienza da giocatore. Poi da allenatore è tutto diverso. Devi pensare a tutti i tuoi giocatori. Spero faccia bene, sono e resterò sempre tifoso del Penarol. Anche perché sono rimasti tanti giocatori con cui ho mantenuto un buon rapporto”.

E adesso, mister?
“Sono a casa con la famiglia, in Uruguay è estate. Mi godo la famiglia e il clima. Nel futuro chissà, non c’è solo l’Italia. Dopo un’esperienza intensa come quella al Penarol voglio ripartire con la mente fresca”.

Brian Rodriguez ma non solo: i talenti allenati al Penarol da segnalare?
“Brian arriverà in Europa, non ho dubbi. È arrivato in Nazionale. Abbiamo avuto anche Nunez che è andato all’Almeria, uno alla Cavani: potente, veloce, sta facendo tanti gol. Sono contento per lui. Segnatevi il nome di Pellistri, un giovane che farà parlare di se. È uno con la testa sulle spalle. Ha fatto bene anche Lores Varela, gol importanti in un club importante come il Penarol dove non è facile giocare perché ci sono delle pressioni: ha giocato in tutti i ruoli, è pronto per tornare in Italia o andare nel calcio spagnolo”.
Ma davvero a dicembre stava per diventare l’allenatore del Genoa?
“Ho letto anche io, addirittura pure la data che sarei dovuto diventare il nuovo allenatore del Genoa. So che Marroccu ha stima di me, ma tutte le voci hanno creato confusione. Allenare il Genoa mi sarebbe piaciuto, è una squadra che ha tutte le carte in regola per salvarsi e sarebbe stato bello lavorare con Marroccu, che è una persona leale. C’era un altro allenatore che stava lavorando, le voci su di me sono state una mancanza di rispetto verso Francesco”.

Serie A: su chi punta per lo Scudetto?
“Il campionato italiano seguo sempre. Sono nato e cresciuto calcisticamente in Italia. Quest’anno l’Inter darà battaglia alla Juve, mi piace molto Conte come allenatore. Bene anche la Lazio, Inzaghi sta dimostrando tutto il suo valore”.


E il suo ex Cagliari?
“È partito benissimo, adesso sta attraversando un momento un po’ negativo. Spero risalga”.

Il colpo estivo è stato Nahitan Nandez.
“Bravo Giulini a prenderlo. Ero convinto che facesse bene, quando lo vedi giocare ti viene voglia di entrare in campo insieme a lui: Nahitan trasmette tantissimo. E per il tifoso del Cagliari questo è molto importante. Mi piace anche Oliva, è cresciuto tanto: farà bene. Ma Nandez è un altro livello”.

Questa settimana si gioca Brescia-Cagliari, da una parte la squadra del suo ex presidente e dall’altra quella dove ha fatto la storia.
“Due squadre che hanno bisogno dei tre punti. Non sarà facile per nessuna. Ho visto il Brescia contro la Lazio, per il Cagliari sarà difficile”.

E lei il Brescia avrebbe potuto allenarlo al posto di Grosso...
“Con Cellino avevamo parlato. Ma al Penarol mi mancavano sei partite da giocare, in un altro momento sarei andato. Non ero a metà campionato, ma alla fine. Non era giusto lasciare il Penarol per come è andata la mia storia”.

Adesso se arrivasse una chiamata...
“Beh, sono libero. A casa. Non si sa mai. La chiamata è capitata in un momento particolare e mi è dispiaciuto tanto. Adesso risponderei presente”.