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Pietro Vierchowod, lo Zar incubo degli attaccanti. Maradona compreso
Pietro Vierchowod è stato uno dei migliori difensori del calcio italiano negli anni '80 e '90, incubo di moltissimi attaccanti che non riuscivano quasi mai ad avere la meglio su di lui. Lo stesso Maradona lo soprannominò Uomo Verde con il chiaro riferimento a Hulk e non riuscì mai a segnare su azione con lo Zar come avversario. Nella sua carriera il centrale di origini russe ha disputato ben 21 campionati di Serie A consecutivi, oltre ai primi cinque tra B, C1 e D. Fiorentina, Roma, Sampdoria, Juventus e Milan le sue squadre più importanti, ma è tra le fila dei blucerchiati che ha disputato la maggior parte delle sue gara nella massima serie, totalizzandone 358 e realizzando 25 gol.
L'addio al club genovese nell'estate del 1995 per approdare alla Juventus, dove vinse la Champions League, rifacendosi dopo la sconfitta nella finale di Coppa dei Campioni tra Sampdoria e Barcellona. con la maglia della Nazionale italiana ha invece partecipato a tre edizioni dei Mondiali, vincendo quello del 1982 seppur senza scendere mai in campo a causa di un infortunio alla caviglia. Nella sua carriera ha vinto due volte lo Scudetto, con Roma e Samp, quattro volte la Coppa Italia, tutte con i blucerchiati, due la Supercoppa italiana, sempre con i doriani e con la Juventus, una Coppa delle Coppe, una Champions League e, appunto, un Mondiale.
Oggi Vierchowod compie 61 anni.
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