tmw / hellasverona / Calcio femminile
TUTTO mercato WEB
Il Barcellona Femenì ha la sua Iniesta. Aitana Bonmatì dalla Masia al tetto d'Europa
“Ha creato spazi, ha aperto spazi con i suoi passaggi, si è mossa bene tra le linee in attacco, ha recuperato palloni nella fase difensiva e ha segnato un gol”. In poche righe, quelle dell’osservatore tecnico della UEFA Nina Patalon, è racchiuso tutto il talento di Aitana Bonmatì, centrocampista del Barcellona Femminile fresco campione d’Europa. Ma se non sapessimo che si tratta di lei quella descrizione potrebbe benissimo descrivere il gioco di un collega, ex blaugrana, molto più famoso (e anche vincente) come Andreas Iniesta. Che come lei partendo dalla celebrerrima Masia è arrivato sul tetto d'Europa (e anche del Mondo, ma al femminile al momento manca l'equivalente della Coppa del Mondo per club).
Anche lei, come Don Andres, è arrivata giovanissima nella cantera blaugrana dove per la prima volta ha giocato in una squadra esclusivamente femminile e anche lei ha esordito giovanissima in prima squadra, appena 18enne, riuscendo a ritagliarsi uno spazio sempre più importante in una squadra dove non mancano le calciatrici straniere di livello internazionale. Non per nulla nel 2018/19 è stata premiata come migliore calciatrice catalana e domenica scorsa ha vinto il premio di Player of the Match della finalissima di Women’s Champions League.
Fisicamente minuta, è appena 161 cm, la classe ‘98 è una centrocampista moderna, capace di farsi trovare in ogni zona del campo per attaccare o difendere alla bisogna, una calciatrice dotata di tecnica sopraffina, visione di gioco e capacità di andare a segno. Una pedina fondamentale non solo per il Barcellona, ma anche per la Spagna con cui ha dominato a livello giovanile (Europeo U17, Europeo U19 e secondo posto ai Mondiali U17 e a quelli U20).
Sulle sue spalle non c’è però il numero 8 che ha accompagnato Iniesta nella sua carriera, ma un altro numero che certo non lascia indifferenti: il 14 che fu di quel Johan Cruijff che prima da calciatore e poi da allenatore e dirigente ha lasciato un segno indelebile nella filosofia del club catalano.
Anche lei, come Don Andres, è arrivata giovanissima nella cantera blaugrana dove per la prima volta ha giocato in una squadra esclusivamente femminile e anche lei ha esordito giovanissima in prima squadra, appena 18enne, riuscendo a ritagliarsi uno spazio sempre più importante in una squadra dove non mancano le calciatrici straniere di livello internazionale. Non per nulla nel 2018/19 è stata premiata come migliore calciatrice catalana e domenica scorsa ha vinto il premio di Player of the Match della finalissima di Women’s Champions League.
Fisicamente minuta, è appena 161 cm, la classe ‘98 è una centrocampista moderna, capace di farsi trovare in ogni zona del campo per attaccare o difendere alla bisogna, una calciatrice dotata di tecnica sopraffina, visione di gioco e capacità di andare a segno. Una pedina fondamentale non solo per il Barcellona, ma anche per la Spagna con cui ha dominato a livello giovanile (Europeo U17, Europeo U19 e secondo posto ai Mondiali U17 e a quelli U20).
Sulle sue spalle non c’è però il numero 8 che ha accompagnato Iniesta nella sua carriera, ma un altro numero che certo non lascia indifferenti: il 14 che fu di quel Johan Cruijff che prima da calciatore e poi da allenatore e dirigente ha lasciato un segno indelebile nella filosofia del club catalano.
Altre notizie
Ultime dai canali
napoliAccostato al Napoli, Pioli scaricato dalla curva del Milan: "E' il momento di cambiare"
milanLa Roma batte il Milan due volte di fila: non succedeva da ottobre 2017
fiorentinaACF, È Barak il giocatore viola del mese per i tifosi
torinoCairo, dopo il G7 visita ad una famosa pizzeria di Napoli
juventusWomen, parla Beruatto: "Col Sassuolo non sarà facile, ma abbiamo un obiettivo da raggiungere"
interGenoa-Lazio, le formazioni ufficiali: Gudmundsson mezzala, Luis Alberto titolare
napoliAuriemma: "Nel Napoli di Conte Lindstrom sarebbe un punto fermo"
salernitanaIl museo del calcio nel ricordo di Fortunato. Tante maglie della Salernitana in esposizione
Primo piano