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"Impossibile dire no alla famiglia Juventus". Alvaro Morata parla per la prima volta da bianconero

"Impossibile dire no alla famiglia Juventus". Alvaro Morata parla per la prima volta da bianconeroTUTTO mercato WEB
giovedì 24 settembre 2020, 00:49I fatti del giorno
di Simone Bernabei

Due giorni fa l'ufficialità del ritorno alla Juventus, ieri le prime parole di Alvaro Morata dopo l'arrivo a Torino ed il primo allenamento nel gruppo di Andrea Pirlo. Lo spagnolo, felice ed emozionato, si è raccontato ai microfoni di Jtv.

Quali sono le sensazioni per il tuo passaggio alla Juventus?
"È una sensazione bellissima per me tornare qua, sono sempre stato legato a questo club e sono felicissimo. Non vedo l'ora di allenarmi insieme ai compagni. È stata bellissima la prima volta e sono convinto di essere un giocatore migliore. Sono cresciuto in tante cose e credo sarà un altro percorso bellissimo".

Cosa ti ha spinto ad accettare l'offerta della Juventus?
"Per me dire di no sarebbe stato difficile. Lo sanno tutti. Sono sempre pronto per la Juventus perché più che un grandissimo club e una grande squadra, è una famiglia e penso che quando stai in un posto che senti casa, hai sempre voglia di tornare".

Giornata intensa per te ma è sempre bello vivere queste emozioni
"Purtroppo è un po' diverso con questa situazione che speriamo finisca il prima possibile. Mi sarebbe piaciuto avere contatto con i tifosi e prometto che quando passerà situazione lo faremo, ma è stato bellissimo sentire tutto l'affetto che mi ha dato la gente e dovrò ripagarlo in campo. Penso che ne sarò in grado".

Qui ritrovi Pirlo che ora sarà il tuo nuovo allenatore...
"Sì, è stata una delle più belle esperienze della mia carriera giocare in quella squadra che non aveva solo Andrea ma tanti campioni e adesso se sarà un 50% di quello che era con la palla al piede credo che ci sarà da imparare e la squadra giocherà bene. Ho visto la prima partita l'altro giorno e penso che si senta tanto la sua mano e non vedo l'ora di mettermi a sua disposizione".

Troverai diversi compagni con cui hai giocato. Non tutti ma molti...
"Sì ero in contatti con quasi tutti quelli che sono stati i miei compagni e avevamo un rapporto bellissimo non solo calcistico ma è cosa più bella è avere un rapporto da amico e puoi parlare con loro delle famiglie, sono dei veri amici e sono contento".

Alla chiamata della Juve a cosa hai pensato come prima cosa?
"È difficile dirlo, ma ho visto un immagine dei miei figli con la maglia della Juve e penso che domani sarà la seconda cosa che farò".

Cosa ti è mancato in questi anni di Torino e della Juve?
"Soprattutto la gente che c'è e l'atmosfera quando vieni ad allenarti o vai in campo. Alla Juve è diverso, mi è mancato, sono stato in tantissimi posti e mi hanno trattato bene ma qua è una roba diversa".

Il reparto d'attacco ora è formidabile...
"Sono onorato di vestire ancora questa maglia. Non so quanti gol farò ma posso promettere tanto lavoro. Ho voglia di correre dappertutto e dare una mano a questa squadra perché bisogna continuare a vincere".

Avevi lasciato la Juve con un gol in una finale. Adesso bisogna ricominciare a farli?
"Penso che se tutto va bene avrò la possibilità di farlo nello stesso stadio e sarebbe molto bello segnare lì il primo gol ma non penso a questo. Penso a mettermi a disposizione della squadra e sono molto contento".

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