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La FIGC svela la tesi di Andrea Pirlo: ecco i segreti della Juventus, spiegati dal suo tecnico

La FIGC svela la tesi di Andrea Pirlo: ecco i segreti della Juventus, spiegati dal suo tecnicoTUTTO mercato WEB
© foto di FIGC
giovedì 17 settembre 2020, 00:56I fatti del giorno
di Simone Bernabei

107 su 110. Andrea Pirlo è a tutti gli effetti un allenatore UEFA Pro, con voto di tesi fra i più alti del corso, giusto per la cronaca. E tramite il sito della FIGC emerge la tesi con cui il neo allenatore della Juventus si è presentato alla commissione di Coverciano.

RIFERIMENTI E PRINCIPI DI GIOCO - Il Barcellona, prima quello di Cruijff e poi quello di Guardiola. L'Ajax di Van Gaal. Ma pure il suo Milan di Carlo Ancelotti e la sua Juventus di Antonio Conte. Sono questi i riferimenti da cui Pirlo ha tratto maggiormente ispirazione. Punti fermi della storia del calcio mondiale che hanno portato il tecnico a credere che "un calcio propositivo, di attacco e di qualità possa dare grandi vantaggi. Maggior entusiasmo nell’ambiente, maggior coinvolgimento da parte di giocatori e staff. Dinamiche, queste, necessarie per riuscire a creare quell’empatia che è alla base delle squadre di successo". Ma oltre all'aspetto filosofico, c'è pure quello pratico nelle pagine discusse a Coverciano: "Non prendere goal. Recuperare palla il più velocemente e il più alto possibile". Questi i fondamenti del Pirlo pensiero.

COME GIOCHERA' LA SUA SQUADRA - Ha dato indicazioni e spunti, Andrea Pirlo nella sua tesi. E in parte fatto capire qualcosa in più su come giocherà la sua attesissima Juventus: "La punta attacca la profondità, le ali si allargano in ampiezza. Gli interni si alzano in zona di rifinitura ed i terzini vengono dentro in fase di costruzione. Il centrale di centrocampo balla fra i due difensori leggendo la situazione (uno o due avversari in pressing). Andremo dunque a posizionarci in campo con un 3-2-5 o 2-3-5 in fase offensiva".

PORTIERE, DIFESA, CENTROCAMPISTA CENTRALE E ATTACCANTE. COSA CHIEDE PIRLO - Andando ancora più nello specifico, fra le righe si può leggere anche le specifiche dei ruoli che formeranno l'asse portante delle sue squadre. Il portiere, per prima cosa: "Oltre alle caratteristiche classiche del portiere nella difesa della porta, un portiere moderno non può non avere qualità nella difesa dello spazio in avanti e nel gioco in possesso palla". I difensori, poi: "In fase di possesso i difensori sono diventati i primi registi della squadra", spiega Pirlo. C'è curiosità per capire chi e come nel ruolo di Pirlo ci giocherà, quest'anno e in futuro: "si è riscoperto l’efficacia di giocatori tecnici e con grande visione di gioco in mezzo al campo. Ovviamente a queste doti vanno aggiunte una buona dose di mobilità per poter eseguire più funzioni (costruzione e rifinitura per esempio) ed una predisposizione soprattutto mentale alla fase difensiva con riaggressione immediata in caso di perdita del pallone". Chiusura inevitabile con l'attaccante di riferimento: "Nel mio modello di gioco, l’attacco della profondità (anche corta) è un elemento molto importante e spesso è proprio l’attaccante che se ne occupa con continuità (anche se possono essere letali gli attacchi nello spazio dei centrocampisti o degli esterni)".

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