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Grazie Tosel! Mourinho e il delirio di onnipotenza. Un consiglio al Presidente Moratti

Grazie Tosel! Mourinho e il delirio di onnipotenza. Un consiglio al Presidente Moratti
martedì 23 febbraio 2010, 00:002010
di Pierpaolo Marino
Grazie Tosel! Mourinho e il delirio di onnipotenza. Un consiglio al Presidente Moratti

Questa volta, dobbiamo dire bravo a Tosel. Il calcio italiano aveva bisogno di questo segnale. Se il tecnico dell'Inter l'avesse fatta franca, dopo aver platealmente invocato l'arresto di Tagliavento, la credibilità del calcio italiano avrebbe toccato nuovamente il fondo, dopo il precedente di Calciopoli.
Grazie, Tosel! Lei ha sancito che, nel calcio, non è chi ha l'ingaggio più grosso e la squadra più forte, che è autorizzato a dettare le regole ed intimorire, offendendolo, chi gli capita a tiro, usando un fare guascone ed irritante.
Sulla scia di Tosel, speriamo che ora intervenga, autorevolmente, anche quell'illuminato magistrato che è il procuratore federale Stefano Palazzi, cominciando a colpire con fermezza, tutti coloro che, ormai da troppe settimane, parlano di congiure e complotti arbitrali o di "Palazzo", rilasciando dichiarazioni irresponsabili.
Tagliavento nulla aveva sbagliato, era reo soltanto di aver applicato bene e puntualmente le regole del gioco. Eppure, Mourinho, in un irrefrenabile delirio di onnipotenza, si era, improvvisamente, nominato giudice monocratico dell'improvvisato tribunale di bordocampo, decretandone l'arresto immediato, con gesti violenti ed offensivi, rivolti contemporaneamente sia allo stadio reale che a quello virtuale. Gesti questi, caro Josè, che ledono non solo la credibilità della classe arbitrale, ma anche di tutto il calcio italiano.

Patetico, incoerente e goffo, il tentativo, molto postumo, del portavoce dell'allenatore portoghese, di dare altri significati ed interpretazioni alla scena che Mou aveva così ben mimato da farla capire anche ai bambini che erano allo stadio o davanti alla tv. Come scritto la settimana scorsa, caro signor Mourinho, non continui ad offendere l'intelligenza di tutti!
Al Presidente Moratti, persona di alto profilo morale munita del DNA di quel grande mecenate di suo padre, spetta ora il compito di prendere una netta posizione sulla vicenda. Presidente, faccia ritirare il preannuncio di reclamo avverso la squalifica del tecnico, darà così un inequivocabile segnale. La Grande Inter di suo padre, che, Lei, con immensi sacrifici economici, ha saputo rifondare e ricostruire cinquant'anni dopo, deve essere distante anni luce da queste grottesche sceneggiate, che fanno male all'immagine del club e del calcio italiano. Mourinho, invece, non ci faccia somministrare dal suo portavoce, improponibili ed improbabili interpretazioni dei suoi gesti, sia coerente: sconti la squalifica, paghi la multa (che comunque gli fa il solletico), e chieda pubblicamente scusa del suo comportamento al signor Tagliavento. In caso contrario, ha soltanto un'altra via d'uscita: indica una conferenza stampa, metta da parte i messaggi sibillini, svuoti il sacco e faccia mandare in galera (questa volta dai giudici, però... Mi raccomando) quelli che, nella precedente nostra rubrica, avevamo definito i "maldestri mandanti del fantomatico complotto anti-Inter".