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I meriti, i demeriti e la sostanza che non cambia

I meriti, i demeriti e la sostanza che non cambiaTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
lunedì 27 luglio 2020, 08:00Il corsivo
di Raimondo De Magistris

Nove Scudetti consecutivi, 36 nell'albo d'oro. Il doppio di Inter e Milan. O, per dirla in maniera diversa, gli scudetti delle due milanesi messi insieme. La Juventus che anche ieri sera s'è laureata campione d'Italia ha portato a casa lo Scudetto con due giornate d'anticipo. L'ha fatto al termine di una volata Scudetto che non è mai partita, perché quando dovevano accelerare le rivali hanno frenato o, come nel caso della Lazio, si sono addirittura bloccate.

Vinto il campionato, la Juventus adesso si concentrerà sulla Champions e contemporaneamente continuerà a ragionare e a progettare il futuro. Con tante certezze, qualche dubbio e diversi spunti di riflessione. Perché si dirà che da Maurizio Sarri anche nel suo primo anno bianconero ci si aspettava molto di più. Si dirà che, dal punto di vista del gioco, questa squadra non ha fatto poi chissà quali progressi. Si dirà che la Juventus - al confronto con le ultime stagioni - ha conquistato meno punti, che ha fatto un passo indietro o di lato piuttosto che uno in avanti. Si dirà che lo Scudetto, in fondo, è arrivato più per demeriti delle rivali che per meriti della Juventus. Si dirà che questa squadra non ha caratteristiche e interpreti per diventare compiutamente una squadra di Sarri e si ragionerà se Sarri, per una squadra che in Europa non può vincere senza aggiungere un bel gioco corale alle sue individualità, sia davvero l'allenatore giusto per aprire un ciclo. Tutte riflessioni giuste, tanti 'si dirà' che non sono pretestuosi (o buttati lì perché Sarri sta sui coglioni a qualcuno), ma che rappresentano spunti per il futuro. Ma la sostanza da 3000 giorni a questa parte non cambia e anche quest'anno la Juventus ha vinto lo Scudetto.
"Forse solo tra 10 anni si capirà quello che abbiamo fatto in questi anni", ha detto qualche giorno fa Fabio Paratici. E sicuramente sarà così: perché questa striscia vincente non ha precedenti. E se lo è stata perché la Juve ha meritato o perché hanno demeritato le rivali cambia poco.

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