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Save the date. Martedì si decide il futuro del calcio: le Federazioni tifano per Euro2021

Save the date. Martedì si decide il futuro del calcio: le Federazioni tifano per Euro2021TUTTO mercato WEB
© foto di Imago/Image Sport
sabato 14 marzo 2020, 08:00Il corsivo
di Simone Bernabei

Ovviamente a Nyon, cittadina svizzera sede della UEFA, non ci sarà fisicamente nessuno. Ma in videoconferenza, martedì prossimo, parteciperanno tutti: le 55 federazioni, l’Eca, la FIFpro (associazione calciatori) e ovviamente i massimi dirigenti UEFA. E la decisione che scaturirà da questo meeting allargato e virtuale sarà di quelle importanti. Perché in gioco c’è il futuro, almeno quello immediato, del calcio internazionale con degli incastri e delle sovrapposizioni fra campionati nazionali ed Europeo difficilmente conciliabili. Di questo parleranno, discuteranno e (si spera) decideranno i massimi vertici del calcio continentale. Anche se nel mezzo, come vedremo più avanti, c’è pure la FIFA.

Trasformare EURO2020 in EURO2021 - E’ la soluzione più immediata. Più caldeggiata. Più richiesta. Più verosimile, ad oggi. D’accordo che i punti oscuri e da sistemare sono tanti, ma il tempo ancora c’è e anche alla luce dell’incertezza in merito alla ‘vita’ del Coronavirus le parti in causa (quasi tutte) chiedono alla UEFA di rivedere i progetti estivi. “Per i campionati europei è fondamentale che le competizioni nazionali possano essere completat in questa stagione”, ha sottolineato nelle scorse ore la European Leagues, associazione che raccoglie le leghe professionistiche europee. Una richiesta di facile comprensione, un po’ meno di attuazione: le Federazioni di fatto chiedono il congelamento dell’Europeo, il suo spostamento al 2021, per permettere ai vari campionati di poter volgere al termine. E non compromettere quelli futuri. Stesso percorso, più o meno, per Champions ed Europa League, oltre che per le coppe nazionali. La UEFA per il momento si è mostrata restia a tale ipotesi, ma…
I cinque campionati più importanti, oggi, hanno interrotto la propria attività (finalmente). Ed in più l’Europeo itinerante, fiore all’occhiello della UEFA, non potrebbe andare in scena nella sua totalità visti gli sviluppi imprevedibili nello spazio e nel tempo del virus. Ci sarebbero, o meglio, potrebbero esserci, cambi di sede, di date, cancellazioni e ritardi. In tutto questo complesso quadretto, si inserisce la FIFA. Dal 17 giugno al 4 luglio 2021 è previsto il Mondiale per Club nel suo nuovo scintillante formato. Servirebbe, nel caso, lavorare con la FIFA per procrastinarlo a sua volta. Chissà. Ma come detto, la voglia comune è proprio questa.

Finire i campionati in fretta e furia - Alternative? Poche e confuse, al momento. Ma le federazioni potrebbero trovarsi a dover scegliere la strada alternativa, più tortuosa e meno illuminata. Che probabilmente porterebbe alla conclusione smart dei campionati. Classifiche congelate, playoff (o post-season, se preferite i termini statunitensi) per assegnare il titolo e chissà quali altri artifici procedurali. Con le coppe, laddove possibile, giocate a gara secca in campo neutro. Ipotesi lontana nell’orizzonte, ma non per questo da scartare a priori. Da martedì, forse, se ne saprà qualcosa in più. Non notizie certe ed insovvertibili magari. Ma almeno una traccia da seguire per quello che sarà il futuro del nostro calcio.

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