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Il lieto fine esiste solamente nei film. Il peso Chiesa e una storia durata un anno di troppo

Il lieto fine esiste solamente nei film. Il peso Chiesa e una storia durata un anno di troppoTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 7 ottobre 2020, 00:38Il corsivo
di Ivan Cardia

Per la Juventus è stato un grande acquisto, per molti osservatori il colpo principale del mercato appena concluso. Per la Fiorentina, avere Federico Chiesa in squadra era prima di tutto diventato un peso. Parole e musica di Daniele Pradé, che nella conferenza stampa di ieri non le ha mandate a dire. Primo: la fascia da capitano è stata un errore. Di chi? A pensare male viene da immaginare di Iachini. Si fa peccato, ma spesso ci si indovina. E forse riaffiora qualche divergenza sull'allenatore viola in questa stagione, confermato soprattutto per volontà della proprietà a stelle e strisce. Ma non è questo il punto.

La Fiorentina si è tolta un peso. Grazie a un'operazione ottima, Pradé dixit. Nonostante, nell'immediato, la liquidità incassata dai viola sia minima. E infatti per questo non pochi ritengono che l'affare, per tempi e modalità di pagamento, l'abbia fatto la Juventus. Però la presenza di Chiesa, e le continue voci di mercato sul suo futuro, erano diventate un peso per la squadra viola. A dispetto, ancora, del fatto che fosse il miglior giocatore a disposizione dei gigliati fino all'altro ieri. Le telenovela non aiutano, questo è vero. Ma sono parole che confermano una cosa: quella che sembrava una storia d'amore è finita come peggio non poteva.

Il lieto fine, diceva qualcuno, esiste solamente nei film. Quello tra Chiesa e la Fiorentina non lo è stato, e il fatto che le frasi di Pradé di ieri suonino come liberatorie lo certifica. Non è finita bene perché son volati gli stracci, perché (sempre parole del ds viola) un altro Chiesa, Enrico, considerava la Fiorentina un veicolo. Perché i tifosi si son sentiti traditi da una scelta che pure era nell'aria da tempo. Forse troppo, e forse è proprio questo il punto. Il lieto fine non esiste soprattutto quando una storia d'amore si trascina, stancamente. Quella di Chiesa alla Fiorentina, nonostante una vita in viola e i video di lui che da piccolo sognava di giocare in attacco al posto di Batistuta, era finita un anno fa, non l'altro ieri. Chissà dove, forse su un pullman in America. Sicuramente nella testa di un calciatore che aveva deciso di andare da tempo, e che ha vissuto una stagione immaginandosi protagonista sul mercato, senza far mancare il suo apporto in campo. A proposito di peso: 11 gol pesano. Sono quelli di Chiesa nell'ultima stagione, miglior marcatore in viola.

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