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La Juventus è #stron9er. Ma ora è necessario un mercato dalle idee sarriane

La Juventus è #stron9er. Ma ora è necessario un mercato dalle idee sarrianeTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
lunedì 27 luglio 2020, 16:23Il corsivo
di Simone Bernabei

E' stato intelligente, Maurizio Sarri. E' stato intelligente perché ha capito che doveva cambiare se stesso, per portare la Juventus alla vittoria. Il Sarri-ball, termine che il diretto interessato non gradisce particolarmente, non è attuabile? Nessun problema, la qualità dei singoli e la profondità della rosa permettono di fare di necessità virtù e di portare comunque a casa il malloppo. Non senza difficoltà, certo. E ovviamente tutti sappiamo come, dove, quando e perché. E proprio per evitare rischi, per permettere al tecnico di cucire addosso alla squadra un vestito più calzante e meno propenso alla critica di turno, in vista del prossimo anno servirà muoversi sul mercato col mirino focalizzato su obiettivi precisi e specifici. Se non al Sarri-ball, quantomeno adatti al Sarri-pensiero.

Il futuro anticipato dalle parole - "Sarri resterà senz'altro alla Juventus anche il prossimo anno", aveva ammesso nelle scorse settimane Fabio Paratici. Una conferma a mezzo stampa che certamente assume ancora più concretezza con l'assist dello scudetto cucito addosso. "Certo che resto, ho un contratto", si era limitato a scherzare lo stesso Sarri. Che ieri nel post Sampdoria, fra una sigaretta offerta da Szczesny e un bagno di champagne, ha avuto modo anche di parlare di futuro. Facendo partire il suo ragionamento dal mercato: "2 o 3 giocatori nuovi fanno parte del fisiologico ricambio generazionale", ha detto Sarri in sala stampa. I punti fermi, parole sue, sono De Ligt, Rabiot e Bentancur. Oltre ovviamente a buona parte della difesa e a Dybaldo. Ma per vedere un passo avanti dal punto di vista del gioco e della gestione delle partite servirà qualcosa di nuovo.

Basta poco, per far felice Sarri - Quei 2-3 cambi fisiologici di cui parla Sarri saranno equamente distribuiti fra i reparti. Il pacchetto di difensori centrali sembra essere al top, qualcosa cambierà sulle corsie esterne. Da una parte Cuadrado-Danilo sono coppia di buon livello, mentre almeno uno fra Alex Sandro-De Sciglio sembra destinato all'addio. E lì occhio a Emerson Palmieri e, perché no, al rientrante Luca Pellegrini. A centrocampo i grandi dilemmi: Arthur sarà una mezzala titolare. Bentancur e Rabiot (a proposito, finalmente si è mostrato agli occhi del pubblico italiano) faranno parte del progetto. E poi? Nascondere l'apprezzamento di Sarri per Jorginho è dura, potesse il tecnico sceglierebbe il suo scudiero di Napoli e Chelsea. O comunque un giocatore simile. Massimo due tocchi, tecnica palla al piede e gioco semplice. E poi, magari, gradirebbe l'aiuto di qualche gol dal centrocampo: che sia Kulusevski la soluzione? Forse sì, ma di certo con un Milinkovic-Savic di turno di andrebbe più sul sicuro. Si chiude con l'attacco: CR7 e Dybala possono giocare insieme, oramai è ufficiale. Certo le qualità dei due caratterizzano fortemente lo stile di gioco, ma come farne a meno? Piuttosto servirà qualcosa di diverso da Higuain, così come da Douglas Costa e/o Bernardeschi. Magari un centravanti di ruolo che possa incastrarsi bene con i movimenti del portoghese e non togliere aria alla Joya. Duvan Zapata può essere il nome, così come Milik. Anche se probabilmente il nome più congeniale potrebbe arrivare ancora dalla Premier, campionato che magari riaccoglierà Ramsey dopo la non entusiasmante prima stagione torinese. Alexandre Lacazette è profilo costoso e difficile da raggiungere, ma le sue qualità calcistiche sembrano assolutamente complementari a quella coppia che nel campionato appena vinto ha messo insieme 42 gol e 17 assist.

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