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Le montagne russe di Andrea Pirlo e della sua Juve bella di notte

Le montagne russe di Andrea Pirlo e della sua Juve bella di notteTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
giovedì 3 dicembre 2020, 08:00Il corsivo
di Ivan Cardia

Chissà se il più forte regista nella storia del calcio italiano l’avrebbe mai immaginato. Che la sua carriera da allenatore, almeno in queste sue primissime battute, sarebbe stata ben poco lineare e fluida. D’altra parte, Andrea Pirlo non si è scelto una sfida come tante, per iniziare. E non è stato scelto da una squadra come tante, per i suoi primi passi in panchina.

Su e giù per le montagne russe. Col Benevento la Juventus delude e con la Dinamo Kiev incanta. Bella di notte, in quella di coppa che è la grande e mai nascosta ossessione di casa Agnelli. Anche se vedersi sfumare davanti agli occhi il decimo scudetto consecutivo avrebbe il sapore di una beffa. Ma la Champions League è, finora, il terreno di caccia preferito da questa squadra. Non a caso, i suoi due giocatori più in forma sono Cristiano Ronaldo e Alvaro Morata. A ciascuno il suo, ma entrambi hanno un feeling particolare con la coppa dalle grandi orecchie.

Le critiche e le risposte. A chi dia fastidio Andrea Pirlo non è stato chiarissimo, se non magari a qualcuno di quegli allenatori che con anni di gavetta una panchina così la sognano e la vedono occupata da uno che grandissimo lo è già stato, ma da tecnico ha tutto da dimostrare. È anche per questo che gli tocca farlo ogni volta di più. Complice, va sempre ricordata, una stagione che di lineare e normale ha ben poco, nella quale quasi nessuno ha la squadra che ha pensato, perché non ha avuto un’estate in cui costruirla. L’ha comunque liquidata come una battuta, e intanto ha dato le risposte che servivano. Mica tutte, perché poi la Juve continua a vincere quando c’è Cristiano e bisognerà vedere se lo farà senza di lui. Perché la Dinamo Kiev è pur sempre la Dinamo Kiev, e comunque ha anche rischiato di segnare. Le montagne russe continuano: un giorno criticato, l’altro bravissimo. E chissà che essere bella di notte non sia di buon auspicio, che non sia questa la dimensione della Juve di Andrea Pirlo. Non sarebbe il peggiore dei mali, per una squadra che alla Champions punta sopra ogni cosa.

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