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Moratti, Oriali e un'altra grande figura: il giusto mix con Suning
giovedì 27 aprile 2017, 00:00Editoriale
di Francesco Fontana
per Fcinternews.it

Moratti, Oriali e un'altra grande figura: il giusto mix con Suning

Quasi inutile sottolineare ancora una volta, l'ennesima, la poco definita situazione societaria dell'Inter attuale. Ovviamente non dal punto di vista economico, bensì della chiarezza, dei ruoli e soprattutto della stabilità, della forza. C'è parecchia liquidità, questo non è un mistero. Suning Group vuole investire per riportare questo club dove merita, ma nel calcio attuale il denaro non è sufficiente per vincere e colmare il gap con le big italiane ed europee (Juventus in primis, tanto per rimanere in Serie A).

Cito i bianconeri non a caso, perché - piaccia o meno, alcuni tifosi nerazzurri dovrebbero farsene una ragione - ad oggi rappresenta una realtà distante anni luce dalle due milanesi, dalla Roma e ancor di più dal Napoli. Lo stadio è stato il primo, decisivo, investimento che ha fatto poi la differenza. Da quel momento entrate sostanziose e un progetto tecnico che, dopo anni di difficoltà, con Antonio Conte ha svoltato. E a differenza della squadra del Triplete 2009-2010, questo è destinato ad andare avanti. Perché a Torino ci sono i mezzi per poterlo fare. Al contrario della gestione Massimo Moratti, giunta ormai al termine in quel preciso momento storico. Sia sportivamente che economicamente parlando.

Gli ultimi anni rappresentano un periodo buio, basti ricordare che la Champions League manca dalla stagione 2011-2012 (e pensare che Erick Thohir si espresse in tal senso dichiarando a suo tempo che l'obiettivo della propria gestione sarebbe stato giocare la finale dello scorso anno a Milano. Meglio sorvolare...), pertanto ora che finalmente i soldi sono ben presenti in Corso Vittorio Emanuele non dovranno commettere il grande errore di non apportare alcuna modifica all'attuale organigramma.

Il riferimento non va ovviamente alle capacità di ognuno (tutti ottimi professionisti, mai e poi mai mi permetterei di metterlo in dubbio, ci mancherebbe), bensì al poco 'interismo' insito in loro. Eccezion fatta per Javier Zanetti e Piero Ausilio. Le ultime indiscrezioni su Gabriele Oriali fanno piacere, sarebbe un grande ritorno per un uomo che metterebbe ordine in uno spogliatoio che spesso e volentieri ha dimostrato di non poter essere nemmeno considerato come tale, ma penso si possa far ancor di più.

Perché non affiancare alla proprietà cinese una figura come Massimo Moratti? Un collaboratore, una guida per un gruppo nuovo nel mondo del calcio. Eventualmente capirei certamente le difficoltà dell'ex patron nel calarsi in un ruolo a cui non è mai stato abituato, ma un tentativo potrebbe anche essere fatto. Un vero interista che aiuterebbe Zhang Jindong nel difficile compito di lanciare definitivamente il proprio progetto. A parer mio, questo un passo necessario.

Mancherebbe ancora un'ulteriore figura, sulla quale mi sono già pronunciato una settimana fa: un profilo alla Marco Fassone. Superfluo ora tornarci sopra, il Milan ha fatto un grande 'acquisto' e alla Milano nerazzurra servirebbe, eccome, un elemento del genere. La ricerca del nuovo ad pare stia proseguendo, sarà curioso capire su chi ricadrà la scelta finale. Perché in vista dell'anno prossimo servirà selezionare non solo quelle individualità realmente da Inter dal punto di vista tecnico (almeno il 40% della rosa attuale non ha nulla a che vedere con questa maglia), ma anche quelle in società.

Liquidato chi non ha portato alcun risultato, benaccetti gli uomini forti, pronti a far sentire la propria voce. Tanto ad Appiano Gentile quanto (soprattutto) nelle altre sedi. Insomma, uomini con un certo peso nel calcio italiano. In tal modo, con i soldi di Suning, la strada potrebbe essere quella giusta. Finalmente.