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Dalbert: "Io all'Inter, non riuscivo a crederci: spero di emulare R. Carlos"
mercoledì 23 agosto 2017, 14:28In Primo Piano
di Redazione FcInterNews.it
per Fcinternews.it

Dalbert: "Io all'Inter, non riuscivo a crederci: spero di emulare R. Carlos"

Una delle trattative più lunghe dell'estate nerazzurra ha portato a Milano Dalbert Henrique, terzino brasiliano esploso con la maglia del Nizza. Oggi il classe '94 si presenta ufficialmente al mondo Inter, rispondendo alle domande dei tifosi in quella che ormai è diventata una prassi. FcInterNews.it propone in diretta testuale le sue parole.

Ti piace questa maglia nerazzurra?
"Sì, mi piace, mi piacciono i colori, mi piace tutto dell'Inter".

Come ti stai trovando qui?
"Mi sento bene, mi sto adattando con l'aiuto dei miei compagni come Gabriel Barbosa o Joao Mario. Mi hanno aiutato con le traduzioni, mi sto adattando sempre di più".

L'Inter aveva Roberto Carlos: ispirazione o pressione?
"Una responsabilità molto grande, è un mio idolo, in passato vedevo molte partite dell'Inter. Ora seguo Marcelo. Ma Carlos mi è rimasto nel cuore. Tutti all'Inter lo ricordano. Per me non è una pressione ma una responsabilità. Spero di emularlo, sarebbe una grande soddisfazione".

Qui sono passati Maicon e Maxwell, qosa rappresenta l'Inter per te?
"Maicon ha scritto la storia anche in nazionale, lo ammiro molto. Hanno fatto la storia loro qui, spero di eguagliarli e rimanere nel cuore dei tifosi".

Chi ti segue in famiglia qui a Milano?
"Se oggi sono qui è grazie alla mia famiglia, mia nonna ha lottato molto con me ogni giorno. In Brasile ho avuto difficoltà ma grazie alla mia famiglia le ho superate. Abbiamo sofferto molto, sono qui grazie a loro e a Dio".

Avresti mai pensato di venire a Milano?
"Non lo pensavo, ero in vacanza quella volta della foto su Instagram, volevo passare tempo con mia moglie ma non avrei mai pensato che avrei vissuto in Italia e giocato nell'Inter. Sognavo di arrivare all'Inter, grazie a Dio sono qui e spero di fare del mio meglio".

Quali sono le tue caratteristiche migliori?
"Sono arrivato grazie alla mia capacità offensiva, sono migliorato molto in fase difensiva ma a livello offensivo sono un'arma molto forte. Ho scelto l'Inter per migliorare in fase difensiva, penso di poter crescere abbastanza".

Che impressione hai avuto dai tifosi?
"Ho sentito molto la pressione di venire all'Inter, molti tifosi mi hanno scritto e ho capito lì cos'era l'Inter. Alla prima partita ho sentito una forza incredibile, sono rimasto molto sorpreso. Mi ha colpito anche l'intensità di lavoro della squadra e l'accoglienza. Mi piace come si vive il calcio, questo è importante".

Che effetto ti ha fatto San Siro pieno?
"E' stato un impatto importante. Avevo già sentito tante cose belle su questo stadio e sull'ambiente. Quando Joao Mario mi ha detto che non era pieno al massimo, ho provato a immaginarlo tutto esaurito".

C'è una partita che aspetti in modo particolare?
"Il derby è sempre la gara più importante, ma ci sono tante sfide importanti in Italia. Gare come queste vanno vinte, come si dice in Brasile. Spero di poterne giocare bene tante, ma la cosa più importante è vincere".

Come mai hai scelto il 29?
"Non è un numero normale per me, l'ho sempre usato. L'ho scelto perché sto vivendo il miglior momento della mia carriera con questo numero".

Cosa ti piace fare nel tempo libero?
"Stare con la famiglia, con gli amici. E camminare".

Che altri sport ti piacciono?
"Il baseball, la Nfl, il basket. Lo sport è parte importante della mia vita".

Ti piace cucinare?
"No, ma ho appena iniziato a cimentarmi con mia moglie. Il piatto preferito? Lo strogonoff".

Ti ha aiutato Joao Mario? Hai mai giocato contro di lui?
"Sì, come Miranda e Gabigol. Lui è un grande giocatore e un grande compagno, spero di poter ottenere tanti successi con lui e con tutta la squadra".

Cosa pensi di Icardi?
"Con la Fiorentina ha fatto una grande partita, ho molta stima di lui. E' un buon capitano, mi han parlato bene di lui. Ma la cosa più importante è la squadra, e tutta la squadra mi ha impressionato giocando bene".

Com'è stato aggregarsi all'Inter? Qual è stata la prima cosa che hai pensato alla chiamata?
"Non riuscivo a crederci quando mi hanno chiamato, pensavo a voci come tante. Ma ho sempre lavorato tanto per vivere un momento del genere. Ma mai avrei pensato che potesse succedere così velocemente. Quando ho visto che erano interessati a me ne ero entusiasta".

Dura ambientarsi in un nuovo Paese e in un nuovo calcio?
"Non è mai facile, ma farò di tutto per ambientarmi rapidamente e credo che ci riuscirò. Sono stato anche in altri Paesi, all'inizio non è stato facile e ho avuto anche problemi ma poi ho imparato tante cose".

Musica che ascolti?
"Ascolto molto la samba, mi aiuta a rilassarmi e a concentrarmi prima delle partite".­

Dalbert chiude con un: "Forza Inter!"