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L'ex allenatore di Icardi: "Era una cosa anormale, mai visto uno come lui. Giocava come Henry, adesso come CR7"
giovedì 23 novembre 2017, 18:04Copertina
di Matteo Serra
per Fcinternews.it

L'ex allenatore di Icardi: "Era una cosa anormale, mai visto uno come lui. Giocava come Henry, adesso come CR7"

Mauro Icardi nasce a Rosario nel 1993, muove i primi passi da calciatore in squadre locali ma nel 2002, a causa della crisi economica del paese, la sua famiglia si trasferisce a Las Palmas, nella Isole Canarie (Spagna). Qui Icardi inizia a giocare con il Vecindario, il club nel quale inizia a mettere realmente in mostra il suo talento e che poi sarà il suo trampolino di lancio per arrivare al Barcellona. 

Il suo allenatore di allora, Suso Hernandez, che lo ha avuto per 7 anni, ha raccontato diversi aneddoti al sito El Espanol di quei primi anni da calciatore del capitano dell'Inter. 

"Ricordo che era un qualcosa di anormale - dice Suso - Non era il classico bomber d'area di rigore come adesso. Qui faceva delle cose che non erano normali per un giocatore della sua età. Alleno da quasi 20 anni qui, dalle Isole Canarie sono uscito molti buoni giocatori, anche di livello internazionale, ma come lui non ricordo nessuno. Mi ricordo he da solo vinceva le finali. Era capace di crearsi dei gol tutto da solo, liberandosi anche da 5 avversari. Una volta, in una finale contro il Las Palmas, che qui è la squadra più forte, ha segnato 7 gol. Viaggiava su una media di oltre 100 gol a stagione: una macchina da gol".

"Come Icardi ricordo davvero pochi giocatori. Segnava tanto ed era molto competitivo. Questo è il genere di calciatori che poi fa strada. Mi ricordo che prendeva la palla e segnava dopo aver saltato 6 giocatori: e non lo faceva contro le squadre più scarse, ma contro il Tenerife, Las Palmas, Porto, Siviglia, Espanyol. In quel periodo ricordava Henry per la potenza, la conduzione di palla e l'eleganza. Con gli anni poi è diventato più simile a Cristiano Ronaldo, soprattutto per la competitività e la fame di successi che ha".

Dopo le caterve di gol, per Icardi arriva la chiamata del Barcellona: "Era un giocatore simile a Ibrahimovic - dice Suso - e la squadra aveva bisogno di un altro tipo di attaccante. Inoltre era in piena adolescenza, ha iniziato ad essere famoso e forse non ha gestito bene quel momento. Il club non era l'ideale per lui né lui era nel suo miglior momento". 

Per Icardi sono impazzire le voci di mercato nelle ultime settimane, con il Real Madrid che sembra pronto a fare di tutto per portarlo via dall'Inter. Suso commenta così questa possibilità: "Come giocatore credo sia più adatto all'Atletico Madrid, nel Real avrei dei dubbi sulla sua convivenza con uno come Cristiano Ronaldo, che è anche lui un goleador nato". 

Un trasferimento che sarebbe sicuramente superiore ai 100 milioni di euro e che porterebbe qualcosa anche nelle casse del Vacindario: "Immaginate cosa potrebbe significare per un club come questo, molto popolare, anche una sola piccola percentuale di un trasferimento da 100 milioni di euro. Salverebbe l'entità del gruppo coprendo ogni debito", racconta Suso.