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Garlando: "Inter autocandidata a una stagione gloriosa, inspiegabile l'anima molle di ieri sera"
lunedì 20 agosto 2018, 10:45Rassegna
di Mattia Zangari
per Fcinternews.it

Garlando: "Inter autocandidata a una stagione gloriosa, inspiegabile l'anima molle di ieri sera"

Sulle pagine della Gazzetta dello Sport, Luigi Garlando analizza lucidamente il ko inatteso incassato dall'Inter contro il Sassuolo. Minimizzando i discorsi di quelli che già parlano di crisi, ma mettendo anche i punti sulle 'i' sulle cose che non stanno funzionando per la squadra di Luciano Spalletti: "La  prima Inter del campionato non regge il ruolo di anti-Sassuolo - scrive il giornalista -. Spalletti, scelto da Allegri come pericolo numero uno, crolla alla prima stazione. Sorpresona. Al 19 di agosto è assurdo pretendere squadre al top. Infatti tutte le grandi hanno sofferto. La differenza è che Juve, Napoli e Roma hanno vinto comunque. «Vincere comunque» è una delle qualità che fa grandi le grandi. Mancavano, tra gli altri, Skriniar, Nainggolan, i croati sono in rodaggio post-mondiale... Gli alibi non mancano. Ma è inspiegabile l’anima molle con cui è entrata in campo una squadra che si è autocandidata a una stagione gloriosa. La leggerezza svampita con cui Miranda stende Di Francesco, per un rigore non limpidissimo, è lo spot dell’approccio disastroso di tutti. Skriniar, al primo stop, e Nainggolan probabilmente avrebbero trasmesso scosse salutari. Erano attese difficoltà in costruzione, là dove non è arrivato Modric. Ma nemmeno il Sassuolo ha Modric, eppure ha imparato in un amen il nuovo verbo dell’ottimo De Zerbi e ha sempre creato dal basso con personalità e coraggio. Il Sassuolo non ha fatto il Chievo (lotta e corsa), ha giocato meglio e concluso di più dell’Inter: questa è stata la vera sorpresa, imbarazzante per Spalletti. Dzeko e Insigne hanno risolto per Roma e Napoli, la panchina ha salvato la Juve. In carenza di gioco e condizione, le individualità (Icardi?) e le riserve dell’Inter invece non hanno compensato. Lautaro ha scoperto che l’aria di Serie A è rarefatta come sull’Annapurna: le amichevoli erano passeggiate. E’ giovane, si ambienterà. Il confronto tra il Dalbert di ieri e l’Alex Sandro di sabato è imbarazzante. A questo punto la scelta di Asamoah come terzino mancino sembra inesorabile. Le bocciature di agosto sono ridicole. La credibilità che l'Inter si è meritata con il mercato e con i test estivi regge. La strada è lunga. Ma la falsa partenza, in disarmonia con le altre di Champions, certamente rosicchia serenità e impone a Spalletti di accelerare il recupero delle pedine migliori. O forse la frustata all’orgoglio aiuterà a crescere".

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