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De Vrij-Miranda, serata di sofferenza. Mai come ora Skriniar è decisivoTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
lunedì 20 agosto 2018, 22:08In Primo Piano
di Redazione FcInterNews.it
per Fcinternews.it

De Vrij-Miranda, serata di sofferenza. Mai come ora Skriniar è decisivo

Tra gli aspetti negativi dell'esordio dell'Inter in campionato al Mapei Stadium c'è anche la tenuta difensiva. Quello che nella scorsa stagione era stato un assoluto punto di forza, soprattutto durante la prima fase, ieri sera è sembrato un vero e proprio Tallone d'Achille. Nei primi 15 minuti in particolare, prima che la squadra prendesse le misure al Sassuolo, i neroverdi hanno messo in crisi il reparto arretrato dove oltre allo spaesato Dalbert i due centrali Stefan de Vrij e Joao Miranda, coppia inedita e testata poco nelle amichevoli pre-campionato, hanno barcollato più di una volta. Dei quattro difensori, l'unico a non perdere mai la bussola, pur con qualche momento di poca lucidità, è stato Danilo D'Ambrosio.

Certamente, se l'Inter ha rischiato di andare in tilt sin dall'inizio, le sue responsabilità le ha anche il centrocampo, incapace di fare filtro e sembra in balìa del dinamismo di Alfred Duncan e compagni. Però è chiaro che la coppia di centrali ieri sera abbia offerto poche garanzie rispetto alle abitudini. Indubbiamente, l'assenza di Milan Skriniar ha pesato. Lo slovacco ha saltato la prima partita in campionato da quando veste il nerazzurro. Nello scorso torneo infatti è sceso in campo 38 volte senza mai essere sostituito. E l'equilibrio difensivo, tendenzialmente, non è mai mancato. Contro il Sassuolo ha esordito ufficialmente De Vrij, ma è Miranda il centrale che ha barcollato maggiormente, anche perché costretto al doppio lavoro impostogli dalle amnesie di Dalbert. 

Il classe '84 brasiliano ha risolto più di una situazione complicata, anche con recuperi in velocità in particolare contro un Domenico Berardi ispirato. Ma è anche colui che trattenendo lievemente Federico Di Francesco che lo aveva saltato in velocità ha provocato il rigore decisivo per la vittoria degli emiliani. Prestazione in chiaroscuro per Miranda, chiaramente non ancora in grande condizione fisica dopo le fatiche del Mondiale e il ritardo nell'inizio della preparazione. Problematiche già intraviste anche al Wanda Metropolitano, contro l'Atletico Madrid: prova generalmente sufficiente, ma uno svarione che poteva costare il gol dei Colchoneros. Contro il Sassuolo, se le statistiche hanno un valore, spicca appena il 33% dei contrasti vinti, mentre nei duelli personali il 75% di successo è un dato accettabile.

Non può stappare una bottiglia per la sua prima in maglia nerazzurra invece Stefan de Vrij. Non solo per il risultato finale, ma anche per una prova non certo colma di note positive. L'avvio di gara dell'olandese è stato complicato (si pensi all'occasione capitata a Mehdi Bourabia, che lo ha visto arrancare in disperato recupero), gli mancavano le giuste distanze e la capacità di stare al passo di calciatori più veloci. Gli è servito tempo e l'assestamento della squadra per trovare sicurezza e trasmetterla ai compagni. Di certo l'intesa con Miranda non può ancora essere ai massimi livelli, sarebbe assurdo il contrario. Ma il misero 40% dei duelli vinti nell'uno contro uno è figlio anche di una condizione atletica non ancora ottimale, 'colpa' anche di un fisico robusto che richiede più tempo per dare il massimo (mai stato comunque un fulmine di guerra).

Quanto emerso ieri, al netto di tutte le attenuanti possibili, invita ad auspicare il ritorno di Skriniar in campo prima possibile. Paradossalmente, sia De Vrij sia Miranda se ne gioverebbero. Mai come oggi, in questo momento storico, lo slovacco è l'ago della bilancia della fase difensiva nerazzurra.

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