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Rafinha: "Pensavo al riscatto dell'Inter. Futuro? Felice al Barça"
lunedì 22 ottobre 2018, 09:50Copertina
di Mattia Zangari
per Fcinternews.it

Rafinha: "Pensavo al riscatto dell'Inter. Futuro? Felice al Barça"

Ancora due giorni d'attesa e poi Rafinha sfiderà il suo passato. Al Camp Nou, il brasiliano difenderà i colori del Barcellona ritrovando i vecchi compagni dell'Inter, con i quali ha condiviso sei mesi molto intensi. Come si intuisce dalle sue parole rilasciate in esclusiva al Mundo Deportivo: 

Questa intervista avremmo potuto farla a Milano. Come hai vissuto l’estate?
"
È stata un’estate impegnativa, a causa dell’incertezza di quello che sarebbe successo perché non avevo nulla di chiaro. Le cose stavano cambiando, ma ero anche a casa, con la comodità di essere nella migliore squadra del mondo".

Sei ferito dall’Inter?
"Ferito non è la parola adatta. Sono passati solo pochi mesi in cui sono stato molto bene, recuperando fiducia dopo un lungo infortunio. Per il trattamento dei miei compagni di squadra e quello di tutti i tifosi mi sono sentito molto a mio agio, mi hanno trattato come a casa. Logicamente, quello che è successo, non era previsto".

A gennaio i due club avevano concordato qualcosa oltre la cessione?
"
Per contratto, non c’era nessun obbligo".

Hai avuto qualche spiegazione?
"
No. Sapevo che erano felici all’interno del club e pensavamo che avrebbero esercitato l’opzione di acquisto, ma non è successo".

Che chance è stata con l’Inter?
"Ho ritrovato la fiducia, che per me è stata la cosa più importante. Mi sono sentito di nuovo un calciatore e ho ritrovato la felicità di nuovo facendo quello che mi piace di più. Per me è stata un’esperienza brutale e incredibile".

Cosa ti è rimasto?
"Sono rimasto sorpreso. I compagni erano eccellenti, era un gruppo fantastico. Sono rimasto con la passione che hanno gli interisti. Era pazzesco, mi ricordava come vivono il calcio in Brasile".

Ti vedo nostalgico…
"Sono sentimenti, ricordi molto belli, la verità".

Mercoledì sarà un giorno speciale.
"Ovviamente. È stata una grande sorpresa quando ho visto il sorteggio e una motivazione per me. Allo stesso tempo, voglio incontrarmi di nuovo con i miei ex compagni e con le persone che mi hanno accolto così bene".

Come hai scoperto che avreste giocato contro l’Inter?
"Eravamo in riunione con il mio amico Xavi, che ha anche vissuto l’esperienza dell’Italia. Gli arrivò un messaggio sul cellulare, si voltò e disse: 'Guarda chi ci è capitato'.Immagina come sono rimasto". 

Parlami di Luciano Spalletti.
"È molto tattico. È molto attento, specialmente ai piccoli dettagli. Ha a disposizione anche giocatori molto bravi ed è una squadra che può giocare molto bene".

L’Inter del Giuseppe Meazza sarà molto diversa rispetto a quella che verrà al Camp Nou?
"Credo di sì. Ma la scorsa stagione ci sono stati momenti in cui abbiamo giocato meglio fuori che dentro casa. Ora la squadra è cambiata molto rispetto a quando ci ho giocato io".

A Milano, Icardi lo ha ospitato. E’ un’istituzione, vero?
"L’ho incontrato 15 anni, quando sono arrivato all’accademia del Barça. Abbiamo studiato insieme e da lì l’amicizia. Nei miei primi giorni a Milano mi ha aiutato molto. Come calciatore è pazzesco".

Parliamo di Barcellona: Valverde ti sta facendo giocare con il contagocce...
"Come ho sempre detto, quando sto bene fisicamente sono disposto a correre per ottenere quante più opportunità che l’allenatore può darmi. Sì, come ogni giocatore mi piacerebbe giocare di più, ma per questo mi sforzo ogni giorno".

Sei sempre stato ambizioso. Ascolterai offerte a gennaio?
"Sarò dove voglio essere, logicamente. Ora ho solo una testa per questi mesi con il Barça, che è quello che voglio. Se a gennaio non contano su di me, allora la cosa migliore per me e per loro (il club) sarà trovare una via d'uscita. Ma sono felice qui". 

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