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Icardi-Spalletti, difficile un nuovo anno a braccetto. Le possibili ragioni di un "sì" al Psg e a Edinson CavaniTUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
martedì 23 aprile 2019, 11:39Copertina
di Mattia Todisco
per Fcinternews.it

Icardi-Spalletti, difficile un nuovo anno a braccetto. Le possibili ragioni di un "sì" al Psg e a Edinson Cavani

Avanti così è difficile andare. Non è logico che a cinque giornate dalla fine, con un obiettivo Champions da centrare, Curva Nord e “Resto del Meazza” si trovino al centro di una battaglia di cori e fischi sul caso Icardi tale da prendere il sopravvento sulla necessità di sostenere la squadra. Comunque la si pensi (chi scrive ha reso noto i propri ragionamenti tempo fa) cominciare la prossima stagione con gli stessi, instabili equilibri è un esercizio che sarebbe meglio evitare. Serve una sponda, qualcuno che paghi quanto dovuto per l'attaccante e rifonda le casse societarie. Il Paris Saint-Germain, scrive Gazzetta, potrebbe fare al caso dei nerazzurri e offrire quei 70 milioni oltre il quale sarebbe difficile pretendere dopo una stagione come quella in corso. Un girone intero senza segnare, traguardo tagliato sabato scorso, un mese e mezzo di auto-esclusione per una frattura profonda con tecnico e dirigenza.

“Non potendo recuperare l'uomo, prendiamo almeno il calciatore”, ha detto Spalletti, frase che riassume al meglio il rapporto da tregua armata che si vive oggi ad Appiano. Va bene per altre cinque gare, non se si devono porre le basi per il futuro. Le ultime affermazioni di Wanda Nara (“Saremo qui anche il prossimo anno”) suonano quasi sinistre per l'allenatore, se non fosse che nei pensieri di Suning e di Giuseppe Marotta oggi è possibile qualsiasi scenario: addio a entrambi, a uno solo. A nessuno dei due? Improbabile, il perché lo avete appena letto.

In tal senso uno scambio, magari non alla pari, con Edinson Cavani non sarebbe un'idea da scartare. L'uruguaiano ha avuto qualche problema fisico quest'anno, con i dovuti accertamenti sulle sue condizioni e consci di poter contare su Lautaro Martinez (oggi davanti a Icardi nelle gerarchie spallettiane) stiamo comunque parlando di una punta da 22 gol stagionali in 27 presenze, per un totale tra i professionisti di 345 centri e un'esperienza internazionale di altissimo livello. Un leader, che in carriera ha spesso giocato al fianco di un'altra punta centrale senza pagare dazio e in Nazionale uruguaiana convive tuttora con Suarez. C'è da riflettere, da pesare, da capire. Sapendo che un capitolo con Icardi e Spalletti ancora a braccetto non è facile da replicare. Tutt'altro.

Guardandola dal lato del giocatore, l'argentino avrebbe la possibilità di giocare in un club che continuerà a inseguire il sogno Champions, trattenendo Mbappé (ha appena garantito di voler restare) e avendo la quasi certezza di essere irraggiungibile per la concorrenza in campionato. Il tutto con un ingaggio presumibilmente molto alto.

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