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Inter, dentro LionRock: ecco come il fondo di Hong Kong può aiutare Suning
mercoledì 20 febbraio 2019, 10:56In Primo Piano
di Mattia Zangari
per Fcinternews.it

Inter, dentro LionRock: ecco come il fondo di Hong Kong può aiutare Suning

Interessante approfondimento di Calciomercato.com su LionRock Capital, fondo di private equity di Hong Kong che da poco detiene il 31,05 per cento delle azioni dell'Inter e lunedì ha debuttato ufficialmente nel CdA nerazzurro inserendo due suoi uomini, Daniel Tseung e Tom Pitts.

"La società finanziaria - si legge - è stata fondata nel 2011 da Tseung, che ne è anche managing director, e come business primario ha quello tipicamente da fondo di private equity di comprare partecipazioni e poi capitalizzare una volta creato valore. Con particolare focus sul settore “consumer” che è tra quelli in più rapida ascesa in un paese come la Cina che prova a costruirsi una forte domanda interna, ma anche su finanza e sport. Ma non solo, LionRock Capital si propone anche come società specializzata in strategia, finanza e corporate governance".

Per ciò che concerne le partecipazioni finanziarie del gruppo, seppur non sia indicato qual è l’ammontare delle stesse e nemmeno la dotazione del fondo, il fondo ha investimenti in società come Didi, una sorta di Uber attiva in oltre 400 città cinesi e in un segmento di business legato sempre ai trasporti anche in Hailo (che in Italia conosciamo come MyTaxi con cui si è fusa un paio di anni fa) e Go.Jek sul mercato indonesiano. Poi c’è la catena di caffetterie/pasticcerie Gourmet Master e altre partecipazioni nel settore immobiliare.

Ad eccezione di MyTaxi, si può ragionevolmente affermare - secondo Cm.com - che l’Inter è il primo investimento in tutto e per tutto fuori dall’area asiatica che LionRock Capital inserisce nel suo portafoglio odierno. E un altro dato che vale la pena sottolineare è che, secondo quanto riportato dal database finanziario crunchbase.com, il gruppo LionRock Capital, perlomeno negli ultimi 5 anni, non ha mai investito o raccolto una cifra vicina ai 150 milioni impegnati per diventare il secondo azionista di riferimento del club milanese. L’operazione più grande, prima di quella nel nostro calcio, è il round d’investimento da 35 milioni di dollari nella piattaforma di vendita online di materiale d’arredamento Meilele. Tutto il resto è stato per controvalore parecchio inferiore rispetto al costo del subentro a Erick Thohir. E praticamente tutto concentrato geograficamente nell’economia cinese o asiatica. In ultimo, c'è da dire che il fondo non pare attivissimo per numero di operazioni, considerando che l’ultima di un certo rilievo è stata su Ypx Cayman Holdings, catena di ristorazione, dove Daniel Tseung siede anche nel consiglio d’amministrazione.

E, allora, perché questa alleanza può far bene a Suning? "A proposito di crescita e di imprenditori - si legge su Calciomercato.com - nell’ultimo bilancio nerazzurro i “regional sponsor” hanno generato ricavi commerciali per 91 milioni, una fetta consistente sui 130 complessivi. Una grossa incidenza, però, la hanno i contratti di sponsorizzazione con la controparte Suning. Nel prospetto al bond da 300 milioni emesso nel 2017 gli amministratori dell’Inter attestavano: 'Mentre aumentiamo il volume di accordi di sponsorizzazione e diritti dei media con controparti in Cina, potremmo anche incontrare difficoltà nell’ottenere i pagamenti a noi dovuti a fronte di tali accordi a causa delle difficoltà nel rimettere la valuta estera fuori dalla Cina'. In questo senso avere un nuovo socio di peso (nonché partner in Suning Sports), con mani libere che partano da Hong Kong, potrebbe essere una mossa utile. Partendo dal presupposto che è difficile, in termini assoluti, che un fondo di Private Equity di dimensioni medio-piccole possa aiutare economicamente una conglomerata da oltre 30 miliardi di dollari di fatturato annuo". 

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