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Ranocchia in mixed: "Sono interista e professionista. Per arrivare in fondo servono tanti capitani"
giovedì 21 febbraio 2019, 23:46News
di Stefano Bertocchi
per Fcinternews.it
fonte dall'inviato Giulia Bassi

Ranocchia in mixed: "Sono interista e professionista. Per arrivare in fondo servono tanti capitani"

"Sono contento di aver segnato e contributo alla vittoria e al passaggio del turno". Dopo Inter-Rapid Vienna, Andrea Ranocchia  si sofferma nella mixed zone di San Siro per un commento a caldo sul match. FcInterNews.it, presente con il proprio inviato, vi riporta tutte le dichiarazioni. 

Cosa ti aspetti dall'urna?
"E' casuale, mi aspetto una squadra e la affronteremo da Inter al massimo della forza".

Applausi anche da Icardi. Cosa vi aspettate da lui?
"Non lo so cosa aspettarci, noi dobbiamo pensare a giocare. Le altre faccende sono tra Mauro e la società. Dobbiamo concentrarci su quello che dobbiamo fare, perché è già complicato e non possiamo distrarci per altre vicende".

Questa vittoria vi dà uno sprint in più per le prossime gare?
"Sicuramente il passaggio del turno era importante, era un obiettivo. Il campionato è lungo, le altre squadre sono lì pronte a superarci e dobbiamo far si che questo non avvenga. Già da domani dobbiamo pensare alla Fiorentina".

L'obiettivo è il ritorno in Champions e l'Europa League. Certe cose possono condizionare l'Inter?
"L'obiettivo è andare in Champions e arrivare terzi o più su, e poi arrivare in fondo all'Europa League. Con la squadra e i giocatori che abbiamo possiamo arrivare lontano e non dobbiamo farci distrarre da nulla. Dobbiamo restare sempre concentrati sul lavoro settimanale e sulla partita, il resto non deve intaccare assolutamente il nostro modo di affrontare le partite. Sarebbe una cosa stupida". 

Perché Icardi ha sentito così tanto questa perdita della fascia?
"Non lo so, son discorsi di Mauro con la società e il mister, noi non possiamo far nulla. Son d'accordo con Handa: non ha importanza chi indossa la fascia, con tutto il rispetto per essa. Per arrivare in fondo ci vogliono tanti leader e ci devono essere tanti capitani. Ho già detto in passato cosa penso, e continuo a pensarlo".

FcIN - Ti senti un esempio dell'interismo?
"Io mi reputo un interista e un grande professionista, e questo è un connubio vincente. L'interista è nato per soffrire, ma quando si segna, si vincono le partite e si portano a casa dei risultati e, speriamo presto, dei trofei, il tifoso interista se li gode più di tutti gli altri. Questo rappresenta la mia persona e il mio modo di pensare. Ma prima di tutto però serve essere un professionista, altrimenti tutto il resto decade".

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