Strategia Inter, con i soldi di Icardi assalto a SMS. Rakitic l'alternativa, in calo le quotazioni di Vidal
L’Inter prova a mettere a segno l’ultimo colpo, che riguarderà il centrocampo. Ma come sottolinea l’edizione odierna di Tuttosport, l’assist dovrà arrivare per forza dall’addio di Mauro Icardi. I soldi della cessione dell’argentino verranno reinvestiti da Suning per regalare ad Antonio Conte l’ultimo tassello che manca per completare la rosa, ovvero una mezzala destra che possa dare fisicità al centrocampo e al tempo stesso garantire verticalizzazioni e gol. Il primo nome della lista è quello di Sergej Milinkovic-Savic della Lazio, vecchio pallino di Giuseppe Marotta che lo voleva già alla Juventus. L’ad nerazzurro tenterà un nuovo assalto per provare a portarlo all’Inter nelle ultime settimane di mercato.
“L’acquisto di Milinkovic-Savic, oltre a quello di Edin Dzeko in attacco (l’Inter non vuole farsi tirare la giacca dalla Roma, anche perché non intende spendere 20 milioni), permetterebbe a Conte di fare corsa di testa con la Juve e metterebbe a posto tutti i tasselli in mezzo al campo - scrive il quotidiano -. L’amichevole di Valencia, ultima del precampionato nerazzurro, ha detto che Barella a destra stenta, mentre si trova decisamente più a suo agio come mezzala sinistra. Lì potrebbe giocare Sensi che però è stato acquistato in primis per essere l’alter ego di Marcelo Brozovic. Tra l’altro, soprattutto in Champions, un centrocampo con Sensi, Brozovic e Barella potrebbe soffrire la fisicità degli avversari. Milinkovic-Savic, oltre a regalare un titolare in più a Conte, completerebbe il reparto regalando all’allenatore tre titolari che esprimono caratteristiche diverse, l’ideale per pensare in grande”.
Il serbo non è però l’unico obiettivo. La prima alternativa porta a Ivan Rakitic, nel caso in cui dovesse arrivare un’apertura dal Barcellona. Costo dell’operazione circa 50 milioni di euro. In calo, invece, le quotazioni di Arturo Vidal. Il cileno piace moltissimo ad Antonio Conte, ma in casa nerazzurra è ancora fresco il ricordo della parabola vissuta da Radja Nainggolan, che ha pagato in un colpo solo a suon di infortuni una carriera sempre vissuta a cento all’ora dentro e fuori dal campo.