Conte: "Se non andiamo al massimo non vinciamo. Il mercato? Non voglio parlare, poi si strumentalizza tutto"

Stop inatteso e pesante per l'Inter, che viene frenata dal Lecce sull'1-1 al termine di una gara piuttosto problematica per i nerazzurri. Questo il primo commento di Antonio Conte, tecnico nerazzurro, ai microfoni di Sky Sport:

Da dove nasce questo risultato?
“La situazione di pareggio nasce da una squadra che è sottotono, noi dobbiamo andare sempre al massimo. Capitano delle partite così, vedendo dati e calci d’angolo avresti dovuto portare a casa i tre punti”.

Ti aspettavi tanti giocatori sottotono?
"Può capitare, noi dobbiamo andare sempre al massimo e quando non ci riusciamo siamo una squadra normale. In tutto il girone di andata siamo andati al massimo, non possiamo permetterci di avere giocatori sottotono se no non la portiamo a casa".

Cosa doveva succedere quando gli avversari ti impediscono la prima uscita?
"Il Lecce ha cambiato sistema di gioco, con un 5-3-2. Noi siamo stati imprecisi in fase realizzativa e questo è ben spiegato. Non è semplice quando si confrontano due sistemi di gioco all'apparenza simili, il problema è che le occasioni le abbiamo avute. Dobbiamo essere più cattivi e fare gol".

Come si fa sempre a vincere a 150 all'ora?
"Dobbiamo avere sempre i giocatori al massimo, se no non si vince. Siamo stati sempre bravi a tenere il motore al massimo dei giri e lo abbiamo dimostrato, ma se andiamo a velocità di crociera non abbiamo la capacità di vincere".

Le voci a volte sono un virus, però all'Inter servono rinforzi. Come convivono questi aspetti?
"Nel periodo di mercato diventa difficile gestire la situazione, poi a me sembra di essere stato molto chiaro. Ogni cosa che dico, poi, viene sempre amplificata e strumentalizzata in base a come vuole la stampa. Io sono contento dei miei giocatori, la società sta valutando. Noi stiamo andando al massimo cercando di mantenere una media importante".

I giocatori chiesti sono in base alle tue richieste?
"Non voglio entrare nel discorso mercato, poi si strumentalizza tutto. E' la società che deve decidere cosa fare, a quali costi. Ci sono loro, io faccio l'allenatore e devo tirare fuori il meglio dai miei ragazzi".