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tmw / inter / Editoriale
Il danno
lunedì 14 ottobre 2019, 00:00Editoriale
di Lapo De Carlo
per Fcinternews.it

Il danno

La notizia è arrivata in una giornata spensierata, mentre si giocava il primo derby della storia femminile in serie A tra Inter e Milan. Un infortunio grave per Sanchez, forse causato dall’intervento di Cuadrado: “Lussazione dei tendini peroneali della caviglia sinistra con interessamento del retinacolo dei flessori”, fuori due mesi e dunque arrivederci nel 2020.
È un fatto grave che rischia di ridimensionare i progetti dell’Inter nell’immediato. Si tratta di un attaccante che stava per tornare a disposizione di Conte, finalmente vicino allo stato di forma per potersi giocare il posto con Lukaku e Lautaro Matinez o comunque in grado di dare un’alternativa.
Ora invece l’Inter, che gioca con un modulo che prevede due punte, si ritrova solo con due attaccanti e un primavera che ha grandi potenzialità ma è pur sempre un giovanissimo.
Cosa stia pensando Conte è immaginabile ma ora, con una partita ogni 3 giorni, è necessario rivedere qualcosa sul piano tattico e rischiare Esposito, anche solo per dare fiato ai due titolari. Politano è la prima alternativa ma è un giocatore adattato al ruolo ed è comunque una seconda punta. A prescindere da come si troverà l’Inter in classifica ed eventualmente in Champions a dicembre, è scontato che il cileno ritrovi la forma ideale solo a febbraio e avrà ben poche chance per poter dare un contributo.
Davvero una pessima notizia che forse ha anche dei responsabili.
Ad oggi la nuova stagione ha messo in risalto, nel giro di poche settimane, i punti di forza e debolezza di una squadra modellata per un gioco più pratico e continuo. Le caratteristiche dell’organico, del tecnico e la fisionomia della società, permettono una radiografia più precisa dei difetti di produzione e della presumibilità di un collettivo ordinato, quadrato, standard ma omogeneo.
È persino facile la lettura degli interventi che potrebbero permettere un ulteriore alto di qualità. All’Inter servono in futuro due esterni di livello internazionale, un centrocampista di qualità in più e almeno un altro attaccante che veda la porta, con caratteristiche diverse da Lautaro e Lukaku. Non è detto che non si faccia qualcosa a gennaio in avanti, anche se dovesse sfumare la Champions.
È necessaria anche una panchina più competitiva, rispetto a quelle dei top club ma la direzione è quella ed è probabile che la società ne sia consapevole, soprattutto ora che si sono infortunati Sanchez e D’Ambrosio e le scelte diminuiscono ulteriormente.
La squadra è stata allestita per prendere tutti i punti possibili, senza più lasciare sul campo rimpianti e perplessità per prestazioni sotto standard con avversari alla portata. Fa male aver perso due partite consecutive ma il punto è che l’Inter è stata progettata più per una corsa sulla lunga distanza che per sfidare e battere formazioni attualmente più forti.
Il fatto da risolvere nell’immediato riguarda i secondi tempi che contro squadre di livello mettono a nudo i limiti fisici e delle scelte in panchina.
Con l’Udinese in dieci per un’ora è finita solo 1-0, con lo Slavia la squadra ha subito tutta la partita ma nella seconda parte, preso il gol, la reazione è parsa scialba.
Con la Lazio, realizzato il gol nel primo tempo, la partita è rimasta in bilico fino alla fine, l’attuale Milan non possiamo iscriverlo tra le squadre più solide che si siano incontrate ma era pur sempre un derby e la squadra di Conte l’ha gestita bene specie paradossalmente nella ripresa. Con Barcellona e Juve il secondo tempo ha ribadito che la squadra va in affanno dopo l’ora di gioco.
Il rientro dopo la sosta propone poi due partite determinanti per la stagione nerazzurra. Da una parte a mezzogiorno c’è la trasferta col Sassuolo che in questi anni ha praticamente sempre vinto contro Inter diverse, diventando ufficialmente la più autorevole e incomprensibile bestia nera, specie considerando che i neroverdi hanno infilato partite magistrali replicate raramente contro altri avversari in Campionato.
Dall’altra mercoledì sera c’è la partita che potrebbe già sancire una virtuale eliminazione dalla Champions o il sogno di riscatto contro il Borussia Dortmund. Sono due partite difficilissime con un coefficiente di difficoltà alto ma non impossibile.
Si tratta anche di capire se Conte sorprenderà tutti con un cambio di modulo o insisterà sperando che i due attaccanti reggono. Il primo momento decisivo della stagione è alle porte, inutile lamentarsi ma riflettere sulle soluzioni.
Amala.

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