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Sconcerti: "All'Inter manca velocità, non cattiveria. Si parla solo di Conte ma i giocatori vanno responsabilizzati"TUTTO mercato WEB
martedì 24 novembre 2020, 10:14Rassegna
di Redazione FcInterNews.it
per Fcinternews.it

Sconcerti: "All'Inter manca velocità, non cattiveria. Si parla solo di Conte ma i giocatori vanno responsabilizzati"

Il Corriere della Sera ospita anche oggi una riflessione di Mario Sconcerti riguardo all'inizio di stagione dell'Inter. Una squadra che l'editorialista definisce "sbagliata". "C'è lontananza tra quello che vuole Conte e la qualità dei giocatori base. Conte e Lukaku denunciano mancanza di cattiveria, ma questo nel calcio si chiama mancanza di personalità, incapacità di giocare veloci. Solo Barella cerca passaggi difficili, gli altri danno il pallone sui piedi, non cercano lo spazio, non c'è movimento. Hanno paura di sbagliare, sembrano tanti chierichetti terrorizzati dal parroco burbero". 

Altro elemento di discussione: la disposizione in campo. "Molto rischiosa - afferma Sconcerti - L'Inter ha tre difensori, due centrocampisti centrali più Barella, due centrocampisti laterali che quasi sempre sono ali, più Lautaro e Lukaku. Se funziona è uno sballo, ma serve flessibilità negli interpreti. E Hakimi e Perisic non sono flessibili hanno limiti difensivi. Tra Vidal e Barella ci sono spesso trenta metri e il terzo centrocampista naviga in mezzo. Si viene a creare un'incongruenza fatale, un centrocampo lungo come un corridoio fatto di uomini non in linea, ma in verticale". 

Infine, le caratteristiche dei centrocampisti: "Non manca il regista, manca il senso comune di una regia. L'Inter è un gigante silenzioso che se parla ha paura di quel che dice". E ancora: "La forza di Conte probabilmente copre troppo, cancella la volontà di pensiero. Siamo ormai tutti davanti a un errore: da un anno e mezzo parliamo molto più di Conte che di giocatori. E' sbagliato per principio. Confondiamo la chiave con la casa. Nell'Inter i giocatori sono cancellati, conta solo Lukaku. Tutti gli altri hanno un alibi, nessuno chiede conto a loro, solo all'allenatore. Allarghiamo il campo, mettiamo i giocatori davanti alle loro responsabilità, liberiamo loro da Conte e viceversa. E ci sarà ancora il tempo per vincere".