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Mutu a FcIN: "Radu titolare all'Inter? Giusto che giochi ma abbia pazienza. Morutan, futuro radioso"
venerdì 4 dicembre 2020, 21:35Esclusive
di Simone Togna
per Fcinternews.it

Mutu a FcIN: "Radu titolare all'Inter? Giusto che giochi ma abbia pazienza. Morutan, futuro radioso"

Da stella del calcio europeo, a selezionatore dell’Under 21 del proprio Paese. Una carriera da calciatore importante ora al servizio della Federcalcio romena, per la quale allena la massima selezione giovanile Adrian Mutu, arrivato all’Inter nel 2000, in esclusiva per FcInterNews, tra una panoramica del presente e svariate pagine dei ricordi, si racconta a 360°.

Come procede la sua nuova vita come mister dell’Under 21? Ci sono dei talenti che può suggerire al calcio italiano?
“Allenare la Selezione della Romania è un onore per me. Sono molto felice. E devo dire anche fortunato: lavoro con un fantastico gruppo di giocatori. Sono molto recettivi e lavorano sodo per implementare sul campo quello che sviluppiamo in allenamento. Ci siamo qualificati per l’Europeo di categoria e sono fiducioso che potremo ben figurare nella fase finale del torneo. Per questo le suggerisco di seguirci a Euro 2021. Potrà vedere lei stesso i talenti della nostra squadra”.

Ionut Radu è tornato all’Inter. Handanovic ha avuto qualche incertezza e la sua carta d’identità impone di pensare al futuro. Pensa che il suo connazionale presto possa diventare titolare?
“Non mi piace parlare di altre squadre. Posso dire che Radu è un ottimo portiere e che è giusto che Antonio Conte prenda le proprie decisioni. Radu è giovane. Ha bisogno di essere paziente. Arriverà il suo momento e dimostrerà quello di cui è capace. Certamente poi per lui sarebbe meglio scendere in campo, che sia all’Inter o in un’altra squadra”.

Quali sono i suoi ricordi all’Inter?
“Per continuare quello di cui le stavo parlando, le racconterò una storia del mio primo allenamento in nerazzurro. Ero molto aggressivo. Volevo dimostrare quanto potessi essere forte. E ricordo che ebbi un piccolo battibecco con Benoît Cauet. Mister Marcello Lippi venne verso di me e disse: ‘Adrian, non fare così! Allenati bene ed aspetta. Avrai la chance di dimostrare sul campo le tue qualità’. Allora la rosa dell’Inter era favolosa. Me ne resi conto non appena entrai nello spogliatoio. C’erano pure Ronaldo, Vieri, Roberto Baggio e Recoba".

Pensa che se fosse arrivato all’Inter qualche anno più tardi, avrebbe potuto giocare di più?
“Le ho appena nominato i componenti dell’attacco dell’Inter di quei giorni. Io avevo 20 anni. Ero molto giovane. Era molto difficile per me entrare in quel team. Ma nonostante quella situazione, ho collezionato 14 presenze con la maglia dell’Inter, segnando due reti. Poi è chiaro: sono sicuro che se fossi arrivato più tardi, a metà e non agli inizi della mia carriera, avrei giocato di più”.

Chi è il migliore giocatore con cui ha giocato? “Come posso scegliere un singolo atleta?
"Ho giocato con tanti calciatori fortissimi. Non posso scegliere tra Ronaldo and Ibrahimovic, per esempio. Da una parte c’è la fantasia brasiliana, dall’altra l’imprevedibilità di Zlatan. Per di più, come posso scegliere tra l’affidabilità di un portiere eccelso come Buffon o la creatività di un 10 come Roberto Baggio?".

Chi vince questo campionato di Serie A?
“La mia opinione è che una tra Inter e Juventus vincerà il campionato, anche se attualmente il Milan è in vetta alla classifica. Mi piace che la Serie A sia partita come una competizione con più contendenti per il titolo finale, anche se ritengo difficile credere che il Milan posso continuare a sostenere il ritmo attuale sino al termine della stagione. Mi lasci però augurare a Cesare Prandelli successo alla Fiorentina. Spero possa riportare in alto la compagine Viola, anche se sembra che ci sia molto lavoro di cui occuparsi”.

Abbiamo letto di un possibile interesse dell’Inter per Olimpiu Vasile Moruțan. Quali sono le caratteristiche del giocatore? E pensa sia già pronto per far parte della rosa dei nerazzurri?
“Morutan è un giocatore che un futuro radioso. È un centrocampista dalla tecnica sopraffina, con ottima visione di gioco, ma che al tempo stesso lavora duro per sacrificarsi per la propria squadra. Giocare all’Inter non è facile perché è giovane e in Serie A è richiesto un altissimo livello di performance. Ma io credo in lui. Se continuasse ad allenarsi e a giocare come sa e come sta facendo, andrà sicuramente incontro ad una grande carriera”.