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Trentalange: "Umanizzare gli arbitri può abbattere i tabù. Var a chiamata? Disponibile alla sperimentazione"TUTTO mercato WEB
lunedì 1 marzo 2021, 10:56News
di Redazione FcInterNews.it
per Fcinternews.it

Trentalange: "Umanizzare gli arbitri può abbattere i tabù. Var a chiamata? Disponibile alla sperimentazione"

Alfredo Trentalange, presidente dell'Associazione Italiana Arbitri, è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Anch'io Lo Sport. Di ieri l'intervento di Daniele Orsato ai microfoni della Rai, segno di discontinuità con la gestione Nicchi. "Noi diciamo che non si conosce ciò che non si sperimenta - dice Trentalange - . Adesso faremo un'analisi ma credo sia stato un buon inizio perché ho visto la giusta ospitalità, i messaggi sono passati. Noi siamo più bravi ad arbitrare che a comunicare, ma se si conosce l'aspetto più umano dell'arbitro credo diamo un servizio al sistema. L'umanizzazione degli arbitri porterà ad abbattere diversi tabù. A Orsato do un voto molto alto. Un arbitro in sala stampa dopo le partite? Pensiamoci. Ora è prematuro da dire".

Tantissimi gli argomenti trattati. Intanto l'idea del doppio tesseramento. "Fondamentale per entrare nel settore giovanile, dove c'è la maggior parte dei ragazzini - dice ancora il numero uno dell'AIA -. A 16-17 anni devono decidere se fare l'arbitro o il calciatore, se possono fare entrambi hanno più cultura calcistica. Noi facciamo reclutamento nelle scuole e troviamo ragazzi molto preparati, così lo sarebbero ancora di più".

Altro argomento d'attualità, la sala Var centralizzata e la possibile innovazione del Var a chiamata. "Considero assolutamente positivo lo sforzo che Federazione e Leghe stanno facendo per una sala Var centralizzata. Porterà formazione perché creerà un centro di confronto. Faremo di tutto per accelerare i tempi della Var anche in B. Il Var a chiamata? Avrei un disturbo della personalità di tipo narcisistico se dicessi che ho tutto chiaro. Noi ci confronteremo con Ifab, Uefa e Fifa dando disponibilità a un'eventuale sperimentazione ma è un po' presto per dire a cosa può portare questa innovazione".

Trentalange si esprime su un caso contestato della giornata appena conclusa, il rigore assegnato al Milan contro la Roma. "La cosa più difficile è l'uniformità. Oggi si può contestare la regola, ma piede su piede prevede il calcio di punizione diretto e l'ammonizione", spiega Trentalange. 

Ancora: la norma per il limite d'età e la maggior presenza delle donne negli organici. "Abbiamo vissuto con sofferenza il fatto che Rocchi avrebbe potuto ancora per capacità tecniche e fisiche ad arbitrare. Avremmo forse avuto due arbitri agli Europei. Credo che il limite di età vada rivisto, calcolando tutte le variabili. Dico inoltre che, come si può passare dalla Primavera alla prima squadra, così devono coordinarsi i nostri organi tecnici. Bisogna snellire le carriere, gli Internazionali arrivano troppo tardi a questa qualifica. Noi dobbiamo essere più ricercatori e meno presuntuosi, alcune cose si possono imparare guardando all'estero. Le donne? Siamo indietro e ci stiamo attrezzando. Nel Comitato Nazionale c'è una donna, è una novità. C'è tutto un movimento che va messo in rete con una condivisione di esperienze e competenze. I tavoli di lavoro saranno fatti con esperienze di lavoro fino ad arrivare ai massimi livelli. Dobbiamo attrezzarci per dare più supporto alle donne che stanno dimostrando di essere all'altezza. Il mio sogno è vedere una donna arbitrare in A nel giro di due anni".

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