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Le grandi trattative dell’Inter - 2009, Milito: El Príncipe del Triplete di MouTUTTO mercato WEB
© foto di Markus Ulmer/PhotoViews
sabato 28 marzo 2020, 09:10Serie A
di Alessandro Rimi

Le grandi trattative dell’Inter - 2009, Milito: El Príncipe del Triplete di Mou

Chi lo avrebbe mai detto che, da fresco trentenne, Diego Milito sarebbe arrivato all’Inter per scrivere la storia più importante di questo club in una sola stagione? Prima dei nerazzurri el Principe si era fregiato del solo titolo di campione d’Argentina, la Primera División conquistata nel 2002 con la maglia del Racing de Avellaneda. Argentino di nonni calabresi, l’Italia per Diego era scritta nel destino. Acquistato l’anno dopo dal Genoa, in due anni e con 33 centri riporta il Grifone in Serie A, prima del declassamento a ultima posizione (Serie C) per combine in Genoa-Venezia. Diego quindi raggiunge il fratello Gabi al Saragozza per vincere la Copa del Rey (eliminati Real Madrid con tanto di poker personale e Barcellona). Poi, nel 2008, l’immediato riacquisto dal Genoa dopo il ritorno rossoblù in massima serie, con tanto di niet al Tottenham che offriva decisamente di più. Famosa la sequenza corsa, staffetta, salto e lancio dell’allora intermediario Federico Pastorello.

Sotto la Lanterna segna una valanga di gol che valgono un posto in Europa League.

Tanti da piazzarsi secondo alle spalle di Ibrahimovic nella classifica marcatori. E siccome Eto’o - che di Ibra prenderà il posto - non è una punta d’area di rigore alla stregua dello svedese, siccome all’Inter interessa già parecchio Thiago Motta, con il Genoa Branca e Ausilio imbastiscono un’operazione che si rivelerà geniale, oltre che storica. In Liguria i nerazzurri girano Bonucci, Acquafresca, Bolzoni, Fatic e Meggiorini (valutati nel complesso 22 milioni) e con appena 18 milioni mettono a segno un doppio colpo straordinario. Diego firma un contratto triennale (con opzione per il quarto anno) a 3,5 milioni di euro annui, inconsapevole che i suoi 30 gol stagionali (compresi quelli realizzati nell’ultima gara di campionato a Siena e nelle finali di Coppa Italia e Champions League) avrebbero portato l’Inter di Massimo Moratti e José Mourinho, per la prima volta, sul tetto del mondo. L’anno successivo chiude il quadro con la Coppa Italia vinta a Roma contro il Palermo. Ancora oggi, l’ultimo trofeo messo in bacheca dai nerazzurri.