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Le grandi trattative della Lazio - 2000, il futuro campione del mondo Peruzzi torna a RomaTUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
domenica 29 marzo 2020, 18:30Serie A
di Riccardo Caponetti

Le grandi trattative della Lazio - 2000, il futuro campione del mondo Peruzzi torna a Roma

Tutte le strade portano a Roma, si dice. E nel caso di Angelo Peruzzi tutte sono dirette allo stadio Olimpico, dove nel maggio del ’96 ha vinto la seconda - e ultima - Champions della Juventus contro l’Ajax, parando due rigori, e dove in un caldo giorno di undici anni più tardi finirà la propria carriera. Perché dopo l’esperienza in bianconero e quella all’Inter, il portiere italiano classe 1970 si trasferisce alla Lazio. “Ho fatto tredici: sono arrivato nella squadra campione d’Italia, una delle più forti d’Europa e nello stesso torno a casa (Viterbo, ndr). È perfetto per me”, le sue prime parole rilasciate da giocatore biancoceleste nell'estate del 2000. Trentatré miliardi di lire più il cartellino di Ballotta le cifre dell’operazione, con la Lazio che accoglie un portiere di caratura internazionale, 27° nella classifica del Pallone d’Oro del 1997. Soprannomintato ‘Cinghialone’ e ’Tyson’ per la sua corporatura e le doti muscolari, prende il posto tra i pali di Marchigiani, che diventa il secondo, e all’esordio alza subito un trofeo: la Supercoppa italiana proprio contro la sua ex Inter. Appende gli scarpini, pardon i guanti, al chiodo il 20 maggio del 2007 dopo 226 presenze con l'aquila sul petto. Dieci mesi dopo il trionfo ai Mondiali in Germania, dove Peruzzi insieme ad Amelia aveva coperto le spalle a Buffon.

Non ha giocato nemmeno un minuto Peruzzi, ma la sua presenza è stata importante in quello spogliatoio così unito quando l'Italia calcistica si sgretolava durante 'Calciopoli'. “Avrebbe meritato di giocare il Mondiale da titolare. Il calcio perde una pietra miliare” dice Buffon il giorno dell’addio al calcio di Peruzzi.

In verità rimane nel mondo che lo aveva accolto fin da piccolo e diventa, per due anni, collaboratore tecnico del CT Lippi in Nazionale. Terminato il biennio, assume i gradi di vice di Ferrara con l’Under 21, per poi seguirlo anche alla Sampdoria nel 2012. Ma tutte le strade portano a Roma, a Formello per la precisione, dove rientrerà come dirigente nel 2016. In un’estate particolare, segnata dal famoso caso Bielsa, Lotito lo sceglie come club manager da affiancare al suo ex compagno Inzaghi. Collante tra squadra e società, nonostante sia poco mediatico ricopre un ruolo delicato e decisivo anche agli occhi dei tifosi, verso cui vanta tanta credibilità. Del resto il suo curriculum parla per lui.