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Benevento, Inzaghi: "Dobbiamo finire il nostro lavoro, pronti a giocare a luglio o agosto"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 29 marzo 2020, 18:08Serie B
di Patrick Iannarelli

Benevento, Inzaghi: "Dobbiamo finire il nostro lavoro, pronti a giocare a luglio o agosto"

Filippo Inzaghi, tecnico del Benevento, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport per parlare del momento che sta attraversando il nostro paese. Ecco le sue parole: "Parlare di calcio è difficile, però so che tanta gente è in casa. Noi abbiamo fatto un passo indietro rispetto alla salute. L'unica cosa che mi sento di dire è che nel momento in cui tutto finirà vogliamo ricominciare a giocare. Sento tanti discorsi, ma la cosa più limpida e giusta è tornare a giocare. Nessuno deve subire danni. Dobbiamo finire il nostro lavoro, siamo pronti a giocare a luglio o agosto".

Volete riprendere a giocare?
"Non riesco a capire come possa essere il contrario, non so forse ci sono degli interessi. È una situazione incredibile, noi siamo pronti a giocare a luglio o agosto, non ci interessa. Se ci saranno altre soluzioni si rischia. I miei giocatori e il mio presidente, ma tutti, meritano di giocare la A. Per il bene di tutto il sistema si debba giocare. Va finito per la regolarità del campionato".

Situazione complessa in Italia.
"Do un abbraccio a Bergamo, a Piacenza. Sono città che stanno soffrendo moltissimo. Dopo tanto buio ritornerà il sole".

Il momento migliore della sua carriera?
"I 5 gol nelle tre finali, avevo 34 anni. Non avrei potuto farli senza i miei compagni. Dedicai la vittoria ad Alberto D'Aguanno. Ho voluto ricordare anche Mondonico. All'Atalanta è successo qualcosa di incredibile, ho vinto la classifica marcatori a 23 anni. Mi ha fatto piacere ricordare il Mondo, anche se so che è poco".


Meglio vincere la Champions League o il Mondiale?
"È stata un'emozione incredibile. Nel mondiale però giocai poco. Quando uno gioca meno si rende comunque utile in altri modi. La partita della mia vita è quella con il Milan. Nel 2006 il mondiale, nel 2007 i tre trofei, sono stati due anni fantastici".

Servirà tanto per ripartire?
"Vorrei ricordare che quell'anno della Champions League di Atene avevo vinto il mondiale ed ero tornato il primo agosto dalle vacanze. Il 9 scesi in campo e segnai. Non abbiamo bisogno di 3-4 settimane".

La maledizione della numero 9?
"Se la 9 la mettesse Ibrahimovic la maledizione finirebbe. Se la mettono i grandi giocatori la maledizione scompare. Il miglior giocatore italiano è Immobile, lotta su ogni pallone. È il centravanti che mi piace di più, la nazionale con un centravanti così è a posto. Mi auguro che Cutrone possa far bene, so la voglia che ci mette. A Firenze può fare bene".

Il percorso che sta facendo suo fratello?
"Simone è un allenatore moderno, non fai 21 partite di fila senza perdere per caso. Ho avuto la fortuna di vederlo allenare, poi ho capito il perché. Unisce il fatto di farsi volere bene dai giocatori ed il suo essere moderno".