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Balotelli non è invisibile. E il rapporto col Brescia è agli sgoccioli: settimana decisiva
Mario Balotelli non pensava di essere invisibile. E infatti, va detto, non lo è, dato che ogni suo comportamento finisce sotto i riflettori, anche quando non vorrebbe. Protesta contro i giornalisti che raccontano il suo non essersi presentato al campo di allenamento del Brescia, certifica che il rapporto è ai minimi termini.
Strada segnata? Del conto degli allenamenti di SuperMario potremmo anche fare a meno. In settimana, ha lavorato sicuramente mercoledì e giovedì. Sabato ha goduto di un giorno di permesso, domenica non s’è visto, fantasma o meno. Di sicuro, non ha incontrato (ma non per volontà sua) il presidente Cellino in un appuntamento programmato per fare il punto sul futuro. Poi il patron lo ha, di fatto, scaricato con le dichiarazioni alla BBC.
Settimana decisiva. Lo scenario, al netto degli allenamenti, è abbastanza chiaro. In settimana il suo agente, Mino Raiola, incontrerà lo stesso Cellino. La risoluzione del contratto è un’ipotesi già circolata su diverse fonti, assieme a tante indiscrezioni sui motivi. Quando potrà, assicura, Balotelli dirà tutto, rigorosamente in maiuscolo. Nel frattempo, certifica che nemo propheta in patria. Ma forse lo avevamo già intuito.
Strada segnata? Del conto degli allenamenti di SuperMario potremmo anche fare a meno. In settimana, ha lavorato sicuramente mercoledì e giovedì. Sabato ha goduto di un giorno di permesso, domenica non s’è visto, fantasma o meno. Di sicuro, non ha incontrato (ma non per volontà sua) il presidente Cellino in un appuntamento programmato per fare il punto sul futuro. Poi il patron lo ha, di fatto, scaricato con le dichiarazioni alla BBC.
Settimana decisiva. Lo scenario, al netto degli allenamenti, è abbastanza chiaro. In settimana il suo agente, Mino Raiola, incontrerà lo stesso Cellino. La risoluzione del contratto è un’ipotesi già circolata su diverse fonti, assieme a tante indiscrezioni sui motivi. Quando potrà, assicura, Balotelli dirà tutto, rigorosamente in maiuscolo. Nel frattempo, certifica che nemo propheta in patria. Ma forse lo avevamo già intuito.
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