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Il campionato dell'Inter, discreto ma con rammarico. Campagna acquisti più costosa di sempre
Il campionato 2019-20 si è concluso inaspettatamente nel mese di agosto, dopo la chiusura e i lockdown causati dalla pandemia. TMW propone un'analisi delle 20 squadre di Serie A in un anno spezzato in due e una Serie A arrivata al termine quasi inaspettatamente.
INTER
IL MERCATO DELL'ANNO SCORSO - È stato, per stessa ammissione dell'Inter, il più costoso mai condotto dai nerazzurri. Però probabilmente lacunoso, almeno in attacco, dove c'erano solamente quattro possibilità di scelta fra Lukaku, Sanchez, Esposito e Lautaro. Politano era un equivoco tattico - poi corretto ma non sostituito a gennaio - mentre Sensi, il migliore per approccio, ha tirato la carretta. Non sempre benissimo Godin, per cui sono stati messi in campo 6 milioni di euro anni netti (ma non completamente adatto alla difesa a tre). Eriksen doveva essere la ciliegina sulla torta di un mercato faraonico - con Young e Moses a tappare le ultime falle - bocciato invece Lazaro, forse anche Biraghi fino alle ultime settimane.
GLI OBIETTIVI - Fare meglio dell'anno precedente, sia nelle coppe che in campionato. Se per l'Europa League è ancora presto per dare un giudizio, sicuramente in A è andata meglio, perché la qualificazione in Champions è arrivata con larghissimo anticipo rispetto al gol di Nainggolan della scorsa annata. L'idea però che arrivasse Conte per vincere lo Scudetto può pregiudicare la discreta stagione di una squadra arrivata non troppo lontana dalla Juventus, solo un punto.
PRIMA DEL COVID - Fino a gennaio è stata una discreta Inter, con la Juventus a un tiro di schioppo e la bravura di vincere quasi tutte le partite con le piccole, perdendo solamente con i bianconeri. Poi qualcosa nel meccanismo si è inceppato e il gioiello Eriksen, inserito probabilmente con l'idea di dare una svolta sin da gennaio, è sembrato più una calamita di polemiche che non l'acquisto corretto per cambiare le cose.
POST PANDEMIA - La media è interessante, più di due punti a partita, ma il problema è che i pareggi contro avversari abbordabili - in particolare Sassuolo, Hellas Verona e Fiorentina, più la sconfitta con il Bologna - hanno rallentato una corsa che poteva davvero portare a un differente epilogo per la stagione nerazzurra. Quattro sconfitte sono comunque molte per Conte che, almeno al primo anno, solitamente pareggia molto ma perde pochissimo.
CONCLUSIONI - Per quanto speso dall'Inter probabilmente è un'annata discreta, considerando che la Juventus è distante molti anni economicamente parlando. C'è il rammarico di aver perso punti per strada, ma non c'è la riprova che i bianconeri avrebbero perso le ultime partite se costretti a vincere. Da capire ora quale sarà l'idea di Conte dopo l'Europa League e il successivo confronto.
INTER
IL MERCATO DELL'ANNO SCORSO - È stato, per stessa ammissione dell'Inter, il più costoso mai condotto dai nerazzurri. Però probabilmente lacunoso, almeno in attacco, dove c'erano solamente quattro possibilità di scelta fra Lukaku, Sanchez, Esposito e Lautaro. Politano era un equivoco tattico - poi corretto ma non sostituito a gennaio - mentre Sensi, il migliore per approccio, ha tirato la carretta. Non sempre benissimo Godin, per cui sono stati messi in campo 6 milioni di euro anni netti (ma non completamente adatto alla difesa a tre). Eriksen doveva essere la ciliegina sulla torta di un mercato faraonico - con Young e Moses a tappare le ultime falle - bocciato invece Lazaro, forse anche Biraghi fino alle ultime settimane.
GLI OBIETTIVI - Fare meglio dell'anno precedente, sia nelle coppe che in campionato. Se per l'Europa League è ancora presto per dare un giudizio, sicuramente in A è andata meglio, perché la qualificazione in Champions è arrivata con larghissimo anticipo rispetto al gol di Nainggolan della scorsa annata. L'idea però che arrivasse Conte per vincere lo Scudetto può pregiudicare la discreta stagione di una squadra arrivata non troppo lontana dalla Juventus, solo un punto.
PRIMA DEL COVID - Fino a gennaio è stata una discreta Inter, con la Juventus a un tiro di schioppo e la bravura di vincere quasi tutte le partite con le piccole, perdendo solamente con i bianconeri. Poi qualcosa nel meccanismo si è inceppato e il gioiello Eriksen, inserito probabilmente con l'idea di dare una svolta sin da gennaio, è sembrato più una calamita di polemiche che non l'acquisto corretto per cambiare le cose.
POST PANDEMIA - La media è interessante, più di due punti a partita, ma il problema è che i pareggi contro avversari abbordabili - in particolare Sassuolo, Hellas Verona e Fiorentina, più la sconfitta con il Bologna - hanno rallentato una corsa che poteva davvero portare a un differente epilogo per la stagione nerazzurra. Quattro sconfitte sono comunque molte per Conte che, almeno al primo anno, solitamente pareggia molto ma perde pochissimo.
CONCLUSIONI - Per quanto speso dall'Inter probabilmente è un'annata discreta, considerando che la Juventus è distante molti anni economicamente parlando. C'è il rammarico di aver perso punti per strada, ma non c'è la riprova che i bianconeri avrebbero perso le ultime partite se costretti a vincere. Da capire ora quale sarà l'idea di Conte dopo l'Europa League e il successivo confronto.
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