Secondo Conte il Napoli è da Scudetto. Ma secondo il campo lo è pure l'Atalanta
Chi legge ha già capito. Perché l'Atalanta di Gian Piero Gasperini non sta facendo assolutamente niente per nascondere le proprie ambizioni. D'accordo, le parole e le dichiarazioni di facciata dicono altro.
"Oggi possono parlarne solo Juventus, Inter e Napoli", ha risposto ieri Gasperini, pungolato in merito. Giusto che sia così, in fondo l'Atalanta è la squadra meno attesa in tal senso. Ma come detto gli indizi che possono fare una prova ci sono tutti. Già lo scorso anno la Dea aveva stupito tutti, non solo in Europa. E se qualche risultato non fosse sfuggito, per distrazione o per poca abitudine, chissà dove sarebbe arrivata a fine luglio. Da quella base però non è stato tolto quasi niente. I big sono rimasti tutti a Bergamo, il gioco è arrembante come sempre, i gol arrivano a grappoli e l'intensità continua a farla da padrona in ogni partita. A questi aspetti, serve aggiungere il mercato. In attesa di Josip Ilicic, che a stagione inoltrata potrebbe rivelarsi una sorta di nuovo acquisto, Gasperini ha allargato la rosa con Mojica, Lammers, Piccini, Romero, Miranchuk e Depaoli. C'è poi il campo, che per ora ha raccontato di convincenti successi con Torino e Lazio. Ma per l'Atalanta non è ancora abbastanza. Ancora, perché fra qualche settimana magari i giudizi e le dichiarazioni in merito potrebbero cambiare e proiettarsi verso altre dimensioni. Quando di preciso? "Tra venti giornate ne riparliamo", dice Gasp. Intanto, non resta altro da fare che sfogliare il calendario e godersi questo neonato campionato che già promette scintille in vetta.