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TMW RADIO - Pochesci: "Juventus, Pirlo è la più grande sconfitta dell'Assoallenatori"
Ospiti: Massimo Brambati, Alessio Tacchinardi e Sandro Pochesci -
Maracanà con Marco Piccari e Cinzia Santangeli
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Mister Sandro Pochesci, allenatore del Carpi, a Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio, ha parlato dei temi del momento.
Che bilancio finora con il Carpi?
"Giochiamo con otto under, siamo tra le più giovani squadre del torneo e ottavi in classifica. Il progetto Carpi è questo, vogliamo investire sui ragazzi e far crescere i talenti. Ad esempio abbiamo Giovannini del 2001 che sta creando tante aspettative intorno a lui. I talenti italiani ci sono e bisogna farli giocare".
E l'obiettivo?
"Rimane la salvezza anche se siamo in zona playoff. Ci potranno essere momenti difficili, complice l'inesperienza".
Che ne pensa del momento di Pirlo?
"E' stata la più grande sconfitta dell'Assoallenatori, l'ho detto fin da subito. Si deve avere esperienza di come si allena una squadra. Serviva mettersi in discussione in un campionato minore. Perché poi il valore assoluto esce. Ricordiamoci Conte quante sberle ha preso prima di venire fuori, vedi gli esoneri di Arezzo e Bergamo. Pirlo è stato chiamato dai calciatori e dalla società. E non poteva dire di no. All'inizio lo vedevo remissivo, invece ora sta cambiando e sta diventando più padrone".
E Conte come lo vede?
"Lui sta proprio in difficoltà, ha dirigenti contro. Non è la sua Inter questa. E' condannato a giocare con un modulo con cui non vuole giocare".
Che bilancio finora con il Carpi?
"Giochiamo con otto under, siamo tra le più giovani squadre del torneo e ottavi in classifica. Il progetto Carpi è questo, vogliamo investire sui ragazzi e far crescere i talenti. Ad esempio abbiamo Giovannini del 2001 che sta creando tante aspettative intorno a lui. I talenti italiani ci sono e bisogna farli giocare".
E l'obiettivo?
"Rimane la salvezza anche se siamo in zona playoff. Ci potranno essere momenti difficili, complice l'inesperienza".
Che ne pensa del momento di Pirlo?
"E' stata la più grande sconfitta dell'Assoallenatori, l'ho detto fin da subito. Si deve avere esperienza di come si allena una squadra. Serviva mettersi in discussione in un campionato minore. Perché poi il valore assoluto esce. Ricordiamoci Conte quante sberle ha preso prima di venire fuori, vedi gli esoneri di Arezzo e Bergamo. Pirlo è stato chiamato dai calciatori e dalla società. E non poteva dire di no. All'inizio lo vedevo remissivo, invece ora sta cambiando e sta diventando più padrone".
E Conte come lo vede?
"Lui sta proprio in difficoltà, ha dirigenti contro. Non è la sua Inter questa. E' condannato a giocare con un modulo con cui non vuole giocare".
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