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Nizza, Vieira in bilico. Il francese suona la carica: "Non ha paura, lotterò per migliorare"
Patrick Vieira, allenatore del Nizza, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di Europa League contro il Bayer Leverkusen. Un match che arriva nel momento più complicato della sua stagione: "Voglio essere chiaro: metterò in campo la migliore squadra possibile per vincere questa partita. Pensiamo solo a questo", riporta Nice-Matin.
Come vivi questo periodo? Pensi che i tuoi giocatori siano influenzati psicologicamente?
"Lo vivo come i giocatori, i tifosi, i dipendenti della società, i giornalisti. È un momento difficile, dobbiamo riconoscerlo. Sono il garante di questo progetto, devo mettere le cose a posto per invertire la tendenza. Dobbiamo continuare a lavorare insieme, migliorare ciò che non va. I giocatori hanno perso un po' di fiducia e devo cercare di fargliela ritrovare".
Hai visto la dirigenza dopo la sconfitta contro il Dijon?
"Non ho visto il presidente Rivère. Ci sono state discussioni con Julien (Fournier), come accade sempre. Mi ha fatto molte domande sui giocatori, sul mio lavoro quotidiano. Tra me e Julien c'è un legame forte. Il presidente Rivère sarà sicuramente influenzato dai risultati, dalle prestazioni della squadra, come molte altre persone. Dobbiamo cambiare questa situazione".
In che stato d'animo ti trovi?
"Sono un combattente! Le critiche sono abbastanza normali. Non abbiamo altra scelta che lavorare, essere ancora più esigenti. Mi sento supportato dal presidente. Non ho preoccupazioni, nessuna paura. Combatterò, come ho sempre fatto in tutta la mia carriera. Ho già passato dei momenti complicati e non mi sono mai arreso. Sono sempre stato esigente con me stesso e con gli altri".
Come vivi questo periodo? Pensi che i tuoi giocatori siano influenzati psicologicamente?
"Lo vivo come i giocatori, i tifosi, i dipendenti della società, i giornalisti. È un momento difficile, dobbiamo riconoscerlo. Sono il garante di questo progetto, devo mettere le cose a posto per invertire la tendenza. Dobbiamo continuare a lavorare insieme, migliorare ciò che non va. I giocatori hanno perso un po' di fiducia e devo cercare di fargliela ritrovare".
Hai visto la dirigenza dopo la sconfitta contro il Dijon?
"Non ho visto il presidente Rivère. Ci sono state discussioni con Julien (Fournier), come accade sempre. Mi ha fatto molte domande sui giocatori, sul mio lavoro quotidiano. Tra me e Julien c'è un legame forte. Il presidente Rivère sarà sicuramente influenzato dai risultati, dalle prestazioni della squadra, come molte altre persone. Dobbiamo cambiare questa situazione".
In che stato d'animo ti trovi?
"Sono un combattente! Le critiche sono abbastanza normali. Non abbiamo altra scelta che lavorare, essere ancora più esigenti. Mi sento supportato dal presidente. Non ho preoccupazioni, nessuna paura. Combatterò, come ho sempre fatto in tutta la mia carriera. Ho già passato dei momenti complicati e non mi sono mai arreso. Sono sempre stato esigente con me stesso e con gli altri".
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