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Un brutto Milan va agli ottavi di Europa League: sofferto 1-1 con uno Stella Rossa in 10 dal 70'TUTTO mercato WEB
© foto di PHOTOVIEWS
giovedì 25 febbraio 2021, 22:50Serie A
di Gaetano Mocciaro

Un brutto Milan va agli ottavi di Europa League: sofferto 1-1 con uno Stella Rossa in 10 dal 70'

Un'altra prova sottotono per il Milan, schiacciato da uno Stella Rossa che gioca 20 minuti in inferiorità numerica ma capace ugualmente di far paura come quella squadra che oltre 30 anni fa stava facendo morire sul nascere l'epopea della squadra di Sacchi. La verità è che i serbi oggi appartengono a un livello inferiore ed è questa disparità tecnica ad aver fatto la differenza. E i rossoneri, se pur giocando di gran lunga peggio, strappano il biglietto per il prossimo turno di Europa League.

Il tecnico rossonero sceglie il turnover massiccio, nonostante la qualificazione sia ancora apertissima: fuori Kjaer e Théo Hernandez in difesa, Tonali a centrocampo, Rebic e Ibrahimovic in attacco. E con l'indisponibilità di Mandzukic è Leao a recitare il ruolo di prima punta.

Partita che sembra mettersi sui giusti binari dopo pochi minuti: il VAR ravvisa un fallo di mano di Gobeljic su tiro di Krunic. Nella circostanza il giocatore dello Stella Rossa è stato ammonito. Dal dischetto Kessié spiazza Borjan e trova il suo primo gol in Europa League. È li 9° minuto. Gol con dedica: il centrocampista mostra una maglietta con scritto: "Addio campione, Ta Bi Willy". Il riferimento è all'ex giocatore della Primavera dell'Atalanta, anch'egli originario della Costa d'Avorio e morto a soli 21 anni per un tumore al fegato.


Lo Stella Rossa gioca a testa bassa come nulla fosse per un quarto d'ora domina la partita: prima viene annullato un gol a Ben Nabouhane per un mani di Pankov sullo sviluppo dell'azione. Ancora l'attaccante delle Comore si rende pericoloso colpendo la traversa su punizione. Infine, al terzo tentativo va in gol: splendida imbucata di Ivanic per il numero 31 che col sinistro incrocia mettendo sull'angolino basso alla sinistra di Donnarumma. Pari sacrosanto al 24'.

Milan sulle corde come da un po' di partite a questa parte: Leao è spaesato davanti, Calhanoglu stesso fatica da posizione più decentrata lasciando spazio a Krunic sulla trequarti, anche se il bosniaco non è certo un numero 10. Quando prova ad alzare i giri il Milan riesce anche ad essere pericoloso: Dalot spreca una clamorosa occasione da pochi passi su assist di Calabria. Si va all'intervallo sull'1-1, che promuoverebbe il Milan ma al tempo stesso dà altri 45' di speranza allo Stella Rossa, apparso fin qui tutt'altro che uno sparring partner.

Pioli capisce che sta scherzando col fuoco e getta nella mischia al rientro dagli spogliatoi i pezzi da novanta: dentro Ibrahimovic e Rebic, fuori Leao e Krunic. Poi è la volta di Théo Hernandez per un Calabria ben lontano dagli standard ai quali ci ha abituato. Gli effetti nell'immediato si vedono: la squadra alza il ritmo, guadagna metri. Poi si spegne nuovamente e incomprensibilmente. Perché alla conta delle occasioni da rete è lo Stella Rossa ad averne di più ghiotte, per non dire clamorose. In una circostanza Donnarumma (oggi 22 anni) fa il miracolo e sulla sua respinta Gobeljić spara fuori. Lo stesso Gobeljić verrà espulso per un'ingenua doppia ammonizione. Stella Rossa in dieci contro undici negli ultimi 20 minuti, ma il paradosso è che i serbi reagiscono con più veemenza e sembra il Milan in inferiorità numerica. Solo la scarsa lucidità al momento del dunque degli uomini di Stankovic grazia il Milan da una figuraccia in piena linea con le ultime prove offerte. Al triplice fischio è sospiro di sollievo: il Milan va agli ottavi di finale di Europa League, tre anni dopo. Ma gli applausi se li merita solo lo Stella Rossa.