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Inter, in sospeso tra scadenze e nuovi investitori da urlo
In attesa che venga fatta chiarezza dalla casa madre, le voci relative al futuro dell’Inter si susseguono a getto continuo, alternandosi tra disfattismo ed ottimismo a seconda del punto di vista di chi viene informato dalla mera cronaca dei fatti.
Sul fronte dei sorrisi in potenza va registrato l’incremento sostanziale del numero dei potenziali acquirenti, peraltro con una potenzialità di investimento superiore, se possibile, anche a quella che era stata affibbiata alla fantomatica “potenza di Suning”. Nella fattispecie il riferimento va al fondo saudita PIF (Public Investment Fund) con in allegato un patrimonio da 347 miliardi di dollari. Il tutto a lato del costante interesse di BC Partners e delle evoluzioni dettate dalla statalizzazione del marchio cinese che detiene la proprietà dell’Inter, investito da una pioggia dorata di due miliardi di euro nei giorni scorsi.
Nel frattempo c’è da non perdere contatto con la realtà, e mentre arrivano rassicurazioni rispetto alle spese di gestione per la stagione in corso, ha preso il via il mese delle scadenze su pagamenti di cartellini, bonus e dilazioni. Un lavoro che dovrà per forza comprendere un esborso economico non più demandabile, togliendo spazio alla diplomazia che in queste ultime complicate settimane ha tenuto in piedi tutte le componenti del castello nerazzurro.
Sul fronte dei sorrisi in potenza va registrato l’incremento sostanziale del numero dei potenziali acquirenti, peraltro con una potenzialità di investimento superiore, se possibile, anche a quella che era stata affibbiata alla fantomatica “potenza di Suning”. Nella fattispecie il riferimento va al fondo saudita PIF (Public Investment Fund) con in allegato un patrimonio da 347 miliardi di dollari. Il tutto a lato del costante interesse di BC Partners e delle evoluzioni dettate dalla statalizzazione del marchio cinese che detiene la proprietà dell’Inter, investito da una pioggia dorata di due miliardi di euro nei giorni scorsi.
Nel frattempo c’è da non perdere contatto con la realtà, e mentre arrivano rassicurazioni rispetto alle spese di gestione per la stagione in corso, ha preso il via il mese delle scadenze su pagamenti di cartellini, bonus e dilazioni. Un lavoro che dovrà per forza comprendere un esborso economico non più demandabile, togliendo spazio alla diplomazia che in queste ultime complicate settimane ha tenuto in piedi tutte le componenti del castello nerazzurro.
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