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Tra speranza e rimpianti, anche la vittoria contro l'Inter conferma che questa Juventus è a fine ciclo. Chiellini nel post-partita ha centrato il problemaTUTTO mercato WEB
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domenica 16 maggio 2021, 08:00Editoriale
di Raimondo De Magistris

Tra speranza e rimpianti, anche la vittoria contro l'Inter conferma che questa Juventus è a fine ciclo. Chiellini nel post-partita ha centrato il problema

Nato a Napoli il 10/03/88, laureato in Filosofia e Politica presso l'Università Orientale di Napoli. Lavora per Tuttomercatoweb.com dal 2008, è il vice direttore dal 2012
Non calerà stasera il sipario sulla corsa Champions. La prima e più evidente conseguenza del 3-2 che la Juventus ha rifilato all'Inter è che la lotta per il quarto posto non si concluderà oggi. L'Atalanta, con pieno merito, ha staccato il pass dopo l'Inter e in serata la stessa cosa potrà fare il Milan in caso di vittoria contro il Cagliari. Il duello col Napoli invece andrà avanti, a prescindere da oggi. Ma è chiaro che il match che andrà in scena all'ora di pranzo a Firenze sarà un grande esame di maturità per Gattuso e i suoi ragazzi: per gli spettri del passato, per le analogie con quel che fu tre anni fa, per l'importanza del presente, per la necessità di non ridimensionare le prospettive future.

Questo editoriale però è sulla Juventus. Perché la vittoria di ieri allo Stadium contro l'Inter già campione d'Italia tiene accese le speranze per il quarto posto, ma aumenta anche i rimpianti per quello che sarebbe potuto essere e invece non è stato. Questa Juve a settembre, rosa alla mano, era la favorita per la vittoria del campionato. Ma se un passo falso in chiave Scudetto dopo 9 anni consecutivi può certamente essere concesso, inspiegabile è perché sia tutt'altro che certa e sicura la qualificazione in Champions a 90 minuti dalla fine dei giochi.


Alla Juventus è mancata continuità. "Il nostro problema quest'anno? La continuità - ha detto Giorgio Chiellini nel post-partita -. Siamo forse l'unica squadra in lotta per le prime posizioni che ha fatto appena tre vittorie di fila". L'Inter che ha vinto lo Scudetto, per intenderci, di successi consecutivi nel girone di ritorno ne ha ottenuti undici. Questa Juve invece non è riuscita a tenere alta la tensione per tutta la stagione: ha fornito spesso grandi prestazioni negli scontri diretti, ma poi ha perso una infinità di punti contro le piccole: un pari col Crotone, una sconfitta e un pari contro il Benevento, una sconfitta e un pari contro la Fiorentina. Due 1-1 contro l'Hellas Verona. Sono questi i punti che mancano in classifica a una squadra che nella stessa stagione ha anche battuto due volte il Napoli, ha battuto Inter e Milan e ha vinto 3-0 al Camp Nou contro il Barcellona.

Risultati incostanti, risultati che spesso si vedono nelle grandi squadre a fine ciclo. In quelle squadre che riescono a vincere con chiunque grazie alle grandi qualità tecniche dei singoli ma anche a perdere con chiunque perché non c'è più un gruppo forte che traina i singoli.
E' la continuità di risultati a misurare lo stato di salute di un gruppo e quanto sia vivo un ciclo lo vedi - più che nella vittoria in Coppa (mercoledì la Juve può portare a casa la Coppa Italia, dopo aver vinto la Supercoppa Italiana a gennaio) - nella capacità del gruppo squadra di non sottovalutare nessun avversario e nessuna partita. Nell'approcciare sempre le partite col piede giusto. Quest'anno invece questo spirito troppo spesso è mancato e infatti i numeri sono sotto gli occhi di tutti: -8 punti rispetto alla passata stagione dopo 37 giornate, -15 rispetto a due anni fa, -17 rispetto a tre stagioni fa e così via...