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TMW RADIO - Onofri: "Italiano dovrà saper ricevere le critiche, Firenze ha la sua platea"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
mercoledì 23 giugno 2021, 18:58Serie A
di Dimitri Conti

TMW RADIO - Onofri: "Italiano dovrà saper ricevere le critiche, Firenze ha la sua platea"

Claudio Onofri intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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L'ex difensore Claudio Onofri, oggi commentatore, ha così parlato in diretta a TMW Radio, nel corso della trasmissione Stadio Aperto con Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini: "Il fatto che l'Italia sia favorita con l'Austria è un bene perché non si è lì per caso. C'è una crescita che arriva dopo un periodo lungo. C'è la possibilità di recuperare subito la palla una volta persa grazie a movimenti consolidati. Non dobbiamo però sottovalutare una squadra che ha valori. In Austria c'è un meccanismo calcistico notevole: serve stare attenti e non credere che tutto sia già fatto. Faccio comunque un applauso a Mancini e al suo staff per aver dato un canovaccio ed esserci riuscito da selezionatore. Ha uno scouting eccezionale, ricordiamo che molti di questi che sono punti fermi della nazionale di oggi quando hanno cominciato non erano a questo livello. Applausi, speriamo finisca tutto bene".

Paradossalmente hanno valorizzato i ragazzi al posto dei club.
"Vero, anche se devo dire che lo stesso Mancini è avvantaggiato dal fatto che ci siano molti allenatori che stiano provando a rinnovarsi in Italia con un gioco simile alla sua nazionale. Sui club, effettivamente, dobbiamo recuperare una posizione che storicamente ci spetta e che non stiamo però meritando. Possiamo tornare ad essere una delle nazionali migliori al mondo e credo ce la faremo".

Dovrebbe ringraziare De Zerbi?
"Lui e Italiano. Non gli basta che la squadra si salvi o vinca le partite ma far divertire anche gli spettatori neutrali. Oltre a Gasperini, ma lui già da un po' di anni...".

Calhanoglu sarà lo stesso anche quando tornerà il pubblico?
"Credo che se arrivi a certi livelli non è solo per l'aspetto tecnico, ma anche quello caratteriale. Per essere protagonista in campionati importanti ci vuole. Certo, quello è un tema importante, ma penso che le situazioni di carenze siano davvero rare quando giochi da diversi anni in stadi importanti. Sei abituato ad assorbire e scaricare la tensione".


Come lo vede Italiano a Firenze?
"Bene. Allenare è un altro mestiere, lì sì che il carattere diventa importante. Devi saper ricevere le critiche, perché Firenze ha la sua platea. Sotto il profilo tattico qualcosa da migliorare in fase difensiva c'è: questo pressing asfissiante molto alto costringe a salire molto spesso, coi difensori quasi a metà campo, e se non avviene coi tempi giusti ecco che si aprono le praterie. Lì ho visto qualche carenza ma lasciatemelo dire, da affezionato della piazza di La Spezia: ha fatto quasi un miracolo nella scorsa stagione. La rosa che aveva apparteneva più a un'alta Serie B che a una A. Invece hanno meritato, grazie all'intelligenza e alla capacità di trasmettere un gioco divertente e produttivo di Italiano. Credo manterrà le stesse posizioni a Firenze. Avrà Nico Gonzalez, adattissimo al modo che ha di giocare. La cosa importante, con questi allenatori che hanno idee fisse e che non le cambiano, è dar loro giocatori giusti".

Che si aspetta dall'estate del Genoa?
"Mi sembra che qualcosa stia cambiando, il trio Marroccu-Preziosi-Ballardini si è già visto più volte per parlare di mercato. Decideranno il modulo con cui vorrà giocare Ballardini, considerando le risorse il diktat è di formare una rosa da 16 giocatori di una certa età e completarla con alcuni ragazzi, magari anche dal settore giovanile. Spero nella consapevolezza che non si possa mandare via l'allenatore dopo sette-otto partite, questo è stato l'errore clamoroso. Ballardini ha già dimostrato, dopo averlo fatto in passato, di saper dare interpretazioni tattiche di prim'ordine oltre che serenità. E allora lasciamolo lavorare".

La Sampdoria oggi non ha ancora l'allenatore.
"Si parla di risorse che vengono meno, il fatto che Ranieri se ne sia andato non è legato al discorso economico in senso stretto, non penso proprio che ne abbia bisogno per vivere, è che gli è stata fatta un'offerta a metà dei soldi senza spiegare il perché. Suona come volontà di mandarlo via. Adesso però c'è difficoltà nel trovare il nuovo mister. Dovranno decidere in fretta: ok che ci sono gli Europei e che il mercato è un po' in ritardo, ma alla Sampdoria ci dovrà essere anche qualche ricambio".

Pandev ha chiuso la sua carriera in nazionale.
"Che dire? Un fuoriclasse. Per il Genoa sicuramente. In carriera ha avuto qualche colpo per usare questo aggettivo, forse poteva fare anche meglio, chi lo sa. Ma gli vogliono bene tutti, l'omaggio dell'Olanda è stato davvero un bel gesto. Finirà la carriera ai massimi livelli personali, osannato da tutti