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Inter, le alchimie per l’equilibrio
Alla ricerca dell’equilibrio mancante. La stagione dell’Inter, non può prescindere da questo fondamentale aspetto. La discriminante tra una squadra divertente ed una che invece porta a casa il risultato. Le similitudini con l’avvio del campionato passato ci sono, ma quello manca sono gli antidoti che a suo tempo utilizzó Antonio Conte per rendere impermeabile una difesa che ora viaggia a una media di gol subiti inaccettabile per chi ha la velleità di confermarsi campione d’Italia. Lo scorso anno la risposta fu quella di abbassare il baricentro della squadra, anche in virtù delle caratteristiche di Lukaku che pur giocando a 40 metri dalla porta avversaria riusciva ad essere devastante in transizione. Con Dzeko al posto del belga è evidente che la caratteristica fondamentale del gioco della squadra debba essere il possesso palla e la manovra, puntando sulla tecnica sopraffina del bosniaco. Insomma la ricerca del compromesso sembra poter essere l’unica strada possibile, confermando da un lato l’efficacia in fase realizzativa ma cercando di ritrovare quell’impermeabilità arretrata che un campionato fa fece l’assoluta differenza.
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