Inter, quanto vale oggi Dumfries? Il calo dell'olandese complica i piani sul mercato

Dieci replay del gol di Kostic non bastano a capire quali fossero le intenzioni di Denzel Dumfries. L'uno a zero della Juventus sull'Inter ha portato a una lunga serie di polemiche, ma a deludere Inzaghi, prima ancora di arbitro e VAR, è stato ancora una volta il laterale olandese. Nell'ordine: stringe inutilmente su Vlahovic lasciando la fascia sguarnita, aspetta sulla linea dell'area piccola lasciando al serbo tutto il tempo di coordinarsi e a Darmian il compito di un'improbabile chiusura, impalla Onana che a sua volta sbaglia il posizionamento. Una serata no, in linea con l'ultimo periodo di un giocatore che dal mondiale in poi sembra il lontano parente di quello ammirato nella prima parte di stagione e pure in Qatar.

Il calo in numeri. Grazie ai dati elaborati da Comparisonator, è possibile mettere a confronto il Dumfries pre sosta con quello versione 2023. Considerato il diverso campione di gare - 8 partite contro 15 in Serie A - il dato medio tende ad alzarsi sotto diversi fronti, i miglioramenti più significativi sono quelli relativi al numero dei dribbling (2,05 riusciti, prima si fermava a 1,52), così come quello dei passaggi riusciti (32,26 a 28,4). Crescono anche i duelli vinti, sia a livello difensivo (da 6,46 a 7,4) che offensivo (da 4,39 a 5,14). Il calo è però evidente in alcuni fondamentali chiave: gli assist che portano al tiro un compagno sono crollati da 1,36 a 0,82 in media a gara, i tiri nello specchio da 0,64 a 0,21. Anche le azioni d'attacco riuscite segnalano un passaggio all'indietro, da 3,19 a 2,88 mentre sprofondano due dati relativi ma comunque molto significativi come gli expected goals e gli expected assist: gli xG calano da 0,25 a 0,15 e gli xA addirittura da 0,48 a 0,14. Anche i recuperi palla nella metà campo avversaria scendono: da 1,12 in media a 0,21. Salgono, ma non è una notizia positiva, le palle perse nella propria metà campo che portano a un tiro avversario: da 0,24 a 0,82.

Quanto vale Dumfries? Statistiche a parte, che il rendimento dell'esterno olandese sia calato nelle ultime settimane è qualcosa in più di una sensazione. Ne ha parlato più volte lo stesso Inzaghi, che in diverse occasioni gli ha preferito Darmian, poi costretto a retrocedere da braccetto di difesa per l'indisponibilità, prolungata ormai da tre settimane, di Milan Skriniar. Un problema in più, per la dirigenza interista: non è un mistero che Dumfries fosse stato identificato come il primo e il principale sacrificato eccellente sull'altare delle necessità di bilancio, pur rese meno pressanti dall'ottimo percorso in Champions League della squadra di Simone Inzaghi. La valutazione di 50 milioni di euro ipotizzata durante i mondiali, al di là di un mercato che conosce spesso regole estranee alla ragione, suona oggi anacronistica. I siti specializzati sono già al di sotto di questa stima: il portale Transfermarkt si attesta sui 28 milioni di euro, l'osservatorio CIES arriva fino a un massimo di 35. Per il giocatore visto nella prima parte di stagione, cifre che qualche big europea - il Chelsea ha chiesto informazioni da settimane, il Bayern sembra più indirizzato a confermare Cancelo - potrebbe anche decidere di spendere. Per quello ammirato nelle ultime settimane, nel migliore dei casi gli interessati chiederanno lo sconto. Complicando, si diceva in precedenza, i piani dell'Inter.